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Venerdì 13 maggio 2022, Città di Salerno NID (New Italian Dance) Platform 2021

Tre giorni di Programmazione, dieci appuntamenti in scena a Salerno per la seconda parte della sesta edizione della manifestazione nazionale di danza

Saranno i palcoscenici del Teatro Augusteo e il prestigioso Teatro Verdi di Salerno ad alzare i loro sipari, da venerdì 13 domenica 15 maggio 2022, sulla seconda parte della NID (New Italian Dance) Platform 2021, sesta edizione della manifestazione nazionale di danza, programmata nella città di Salerno con una nuova formula rispetto a quella originaria.

Questa edizione, con il sostegno del MiC - Ministero della Cultura e della Regione Campania, guidata dal Presidente Vincenzo De Luca, e il supporto del Comune di Salerno con il Sindaco Vincenzo Napoli, dopo Puglia, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, ha visto affidata l’organizzazione al Teatro Pubblico Campano diretto da Alfredo Balsamo.

Nei tre giorni della manifestazione è prevista anche la cerimonia ufficiale per il passaggio di testimone dalla Regione Campania e Città di Salerno alla Regione Sardegna e Città di Cagliari, sede della prossima edizione, alla presenza dei rispettivi rappresentanti istituzionali.

La sesta edizione della Nid Platform, progetto nato nel 2012 dalla collaborazione tra tutte le realtà della danza nazionale, riunite sotto la sigla RTO, per la sinergia tra MiC, Ministero della Cultura e le Regioni che si sono avvicendate all’ospitalità e al coordinamento, ha avvalorato l’indicazione del Ministero della Cultura, della Regione Campania e del Teatro Pubblico Campano di dar luogo alla manifestazione, nonostante il delicato momento storico, in due segmenti temporali, con gli Open Studios, lo scorso settembre 2021, e la Programmazione della piattaforma a maggio 2022.

Gli Open Studios hanno beneficiato, così, di uno spazio completamente dedicato, nel quale è stato possibile focalizzare l’attenzione sull’aspetto produttivo, in un confronto con i programmatori e produttori nazionali e internazionali presenti, oltre a quello puramente artistico. I progetti artistici presentati, quindi, hanno avuto grande attenzione, e alcuni sono arrivati a compimento, riuscendo a raggiungere gli obiettivi prefissati.

I dieci spettacoli che compongono la sezione Programmazione, anch’essi selezionati dalla commissione artistica, formata da esperti italiani e stranieri, Anna Cremonini , Gemma Di Tullio, Mario Crasto De Stefano, Claire Verlet, Elisabetta Riva, Samme Raeymaekers, coordinati da Michele Mele, saranno ora presentati ad oltre 200 operatori nazionali e internazionali presenti, contribuendo, sempre più, a creare un dialogo tra produzione e distribuzione, e offrire visibilità alla qualità artistica della scena italiana, nel rispetto della pluralità di linguaggi e poetiche ch’essa esprime. Il lavoro della giuria ha “premiato” anche la danza campana, fortemente presente nella programmazione.

Quattro spettacoli in successione animeranno i due palcoscenici salernitani nella giornata inaugurale della rassegna, che prenderà il via, venerdì 13 maggio alle ore 15.30, al Teatro Verdi, con il Nuovo Balletto di Toscana con Bayadere - Il regno delle ombre di Ludwing Minkus e Michele Di Stefano, in scena i danzatori Lisa Cadeddu, Matteo Capetola, Francesca Capurso, Carmine Catalano, Alice Catapano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Veronica Galdo, Aisha Narciso, Aldo Nolli, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo. Bayadère è un balletto intriso di esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica sia nell’estetica dell’insieme. Nella tradizione la sua scena più celebre, Il Regno delle Ombre si presenta borderline, al limite tra il reale e l’aldilà.

Alle ore 17.00 la Compagnia Körper presenta, al Teatro Augusteo, Party girl regia e coreografia Francesco Marilungo, con Alice Raffaelli, Roberta Racis, Barbara Novati. E’ una riflessione sul processo di oggettivazione del corpo femminile e sulle dinamiche di potere spesso associate al mercato del sesso.

Il Teatro Verdi ospiterà, alle ore 19.30, Equilibrio Dinamico Dance Company in Suite escape fuga dal passo a due concept/coreografia di Riccardo Buscarini, con Silvia Sisto, Fabio Calvisi, Serena Angelini, Filippo Stabile. Sulla musica del più riconoscibile repertorio classico, gesti armonici e accoglienti lasciano spazio a un partner work intricato e nodoso, in cui nuovi equilibri e forze ridefiniscono il rapporto fra i danzatori in scena. 

L’ultimo appuntamento della giornata, programmato alle ore 22.00 al Teatro Augusteo, è con KLm – Kinkaleri che presenta Alcune coreografie ideazione, regia e videocoreografia Jacopo Jenna, collaborazione e danza Ramona Caia.

La giornata di sabato 14 maggio inizierà alle ore 11.00, al Teatro Augusteo, con CodedUomo / Compagnia Daniele Ninarello in Pastorale ideazione e creazione Daniele Ninarello, con Vera Borghini, Lorenzo Covello, Francesca Dibiase, Zoè Bernabéu. Terzo lavoro di un ciclo di quattro rituali coreografici esperienziali concepiti a partire dalla creazione di pratiche anatomiche che si dispiegano nel comporre la dimensione spaziale e coreografica del rituale.

L’Associazione Culturale Van porterà sul palco del Teatro Verdi, alle ore 13.00, Best regards di e con Marco D’Agostin. E’ una lettera scritta, con otto anni di ritardo, a qualcuno che non risponderà mai, un accorato invito a partecipare a un tributo laico e pop.

La programmazione proseguirà al Teatro Augusteo, alle ore 16.30 con il Collettivo MINE in

Esercizi per un manifesto poetico coreografia, invenzione e danza Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto, con i performers Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis, Silvia Sisto. Il manifesto coautorale trova la sua stesura danzata in una pratica coreutica scritta a dieci mani, dove respiro individuale ed unisono si compenetrano e dove la tessitura corale e sincronica dello spazio e dei corpi diviene ispirazione di un linguaggio collettivo e di una poetica evocativa.

Al Teatro Verdi l’ultimo appuntamento della giornata, alle ore 18.30, è con TIR Danza in Toccare the white dance di Cristina Kristal Rizzo, con Annamaria Ajmone, Jari Boldrini, Sara Sguotti, Kenji Paisley-Hortensia , Cristina Kristal Rizzo. Lo spettacolo, nel suo pensiero coreografico, intende mettere in atto un’esperienza estetica che riveli la potenza del toccare come gesto fondante il mondo, quello sensibile dei corpi ma anche quello della materia insensibile, la semplice intimità di un sentire radicalmente aperto.

L’ultimo giorno di programmazione, domenica 15 maggio, proporrà due appuntamenti, a partire dalle ore 11.00, al Teatro Augusteo, con la Compagnia Körper in Zoé coreografia di Luna Cenere, con Marina Bertoni, Luna Cenere, Lucas Delfino, Ilaria Quaglia, Davide Tagliavini. Uno spazio di ‘riflessione’ sul corpo e sull’esistenza che nella sua nudità si offre allo sguardo, umana, animale, spersonalizzata, acefala. In questo lavoro i corpi si fanno a loro volta spazio, architettura e paesaggio in costante trasformazione.

La manifestazione si concluderà sul palcoscenico del Teatro Verdi, alle ore 12.00, con l’Associazione Culturale Zebra in Monjour di Silvia Gribaudi, con Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino, Silvia Gribaudi, Riccardo Guratti, Fabio Magnani e Timothée-Aïna Meiffren. La messa in scena, accesa dai disegni pop dall’artista Francesca Ghermandi, rende permeabili i confini tra artisti e regista, scompagina gli ordini e i ruoli, diviene un urlo che mette al centro la fragilità umana come punto di forza, la fallibilità come potere rivoluzionario, l’inaspettato come possibilità di vedere oltre ai limiti previsti.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti online sul sito www.nidplatform.it e sulla pagina facebook NIDPlatform.

 

NID Platform 2021, Città di Salerno

@ Teatro Augusteo, Teatro Verdi

Venerdì 13 >domenica 15 maggio 2022

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La crisi delle aziende non è solo colpa della pandemia e della guerra

Troppe lacune finanziare. Senza strategie di management si può arrivare al fallimento

Due anni di pandemia e le possibili ripercussioni dell’attuale crisi ucraina, hanno acceso i riflettori sulla condizione di vulnerabilità in cui vertono tante aziende italiane evidenziando molte lacune nel loro modo di fare impresa, come l’assenza di un sistema di pianificazione delle strategie di management e controllo societario.  "L’organigramma e il funzionigramma di molte aziende, quando sono presenti, non espongono presidi fondamentali e le giuste linee guida imprescindibili per una sana e corretta gestione - afferma Edoardo Corrado Caforio, amministratore unico della Abc Assevera SpA, azienda che fornisce consulenza alle aziende in materia finanziaria, tributaria, amministrativa e contabile - Emerge inoltre che in molte realtà vige l’usanza di andare dal medico quando la salute scricchiola. Ad esempio è consuetudine leggere le circolari dell’Agenzia delle Entrate ma si ignorano quelle di Banca d’Italia dove sono presenti protocolli che, se applicati (non solo alle entità finanziarie ma anche alle imprese), garantiscono il principio della sana e prudente gestione e non di meno della correttezza negli affari, nei rapporti con clienti e fornitori".

Magari non saranno solo i protocolli a evitare una crisi ma di certo sono gli strumenti necessari per prevederla, attuando delle misure atte a fronteggiare e superare le difficoltà. Si stima che, applicandoli, si salverebbero 7 aziende su 10. “È nel maggior momento di prosperità e di calma che si devono attuare degli stress test simulando la crisi - spiega Caforio - così da essere pronti a fronteggiare e superare quel momento che differentemente diverrà un ostacolo invalicabile”

Anche gli accantonamenti finanziari sono un’ottima strategia di prevenzione perché permette all’azienda di rimanere sempre profittevole. Inoltre, è bene diversificare la gestione finanziaria.

Il carico fiscale è un tema delicato e la sua gestione necessita un approccio rigoroso e strategie performanti, che prevedano l’accantonamento delle risorse occorrenti e non il mero trattamento contabile. A esclusione delle grandi realtà, non sempre nell’organigramma aziendale sono presenti i profili professionali specialistici. "Se l’azienda è seguita in maniera puntuale, con l’applicazione di un modello standardizzato di studio, di ricerca e di applicazione, si possono ottenere enormi risultati su l'alleggerimento del carico fiscale - spiega Caforio - Avvalersi di un consulente esterno specializzato può essere la soluzione, purché non diventi un ulteriore costo da sostenere".

 

Infine non è sempre vero che delocalizzare la propria attività migliora i profitti. "L’unica economia che si sviluppa in questi casi - conclude Caforio - è quella di amplificare le proprie spese, dovendo corrispondere laute parcelle ai professionisti che gestiscono questi beni all’estero o si occupano dell’attivazione delle operazioni di internazionalizzazione”.

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Sconfiggere il Covid, la quinta opzione.

Dopo due anni di pandemia la situazione relativa ai contagi di Covid19 è sempre critica, nonostante il supporto dei vaccini i contagi continuano a salire e le numerose varianti che si aggiungono ad un ritmo crescente non fanno che peggiorare un quadro sempre più preoccupante, l’Organizzazione mondiale della sanità è stata chiara: “Non usciremo dalla pandemia a breve e dobbiamo arrivare a limitare la circolazione del coronavirus, i vaccini da soli non bastano”.

Il dubbio sempre crescente é che si stanno tralasciando azioni importanti; il portale del Ministero della salute parlando della modalità di trasmissione del virus, precisa che:"SARS-CoV 2 viene trasmesso principalmente tramite droplet e aerosol da una persona infetta quando starnutisce, tossisce, parla o respira e si trova in prossimità di altre persone.”  proprio l’OMS ha di recente indicato una quinta via che si somma a vaccini, lavaggio delle mani, distanziamento, mascherine, una soluzione che sembra l’uovo di colombo e che è rappresentata dalla ventilazione degli ambienti e più in particolare dalla sanificazione dell’aria che respiriamo.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un proliferare di sistemi di purificazione dell'aria di varia efficacia, per saperne di più abbiamo intervistato “Carlo Mancuso” il CEO della società I.T.Svil che ha realizzato un sistema di sanificazione dell’aria che promettere di essere una delle armi vincenti per sconfiggere la propagazione di qualsiasi forma di virus della famiglia COVID indipendentemente dalla variante; siamo stati accolti nella sede di Salerno per visitare i laboratori dove si progetta e testa il dispositivo che, cosa molto interessante, è stato realizzato con stampanti 3D utilizzando tra l’altro materie plastiche riciclabili.

“Abbiamo scelto la stampa 3d che ci consente una flessibilità non raggiungibile con altri sistemi che definiamo tradizionali. Lo studio sul sistema di sanificazione Pothos in verità è cominciato almeno un anno prima della pandemia, l’idea è partita dalla richiesta sempre più pressante di avere luoghi di lavoro dove è possibile soggiornare per molte ore al giorno in totale tranquillità senza preoccuparsi della qualità dell’aria. Anche chi vive o lavora al centro di una grande città, deve sentirsi al sicuro indipendentemente dall’inquinamento dovuto ad esempio ai gas di scarico delle autovetture; in oltre tre anni di sviluppo il sistema si è evoluto, è diventato un vero e proprio ecosistema, dispositivi ricchi di sensori che comunicano tra di loro per ottimizzare le prestazioni e suggerire soluzioni. Il dispositivo Pothos oggi è in grado di contrastare l’azione nociva delle sostanze inquinanti presenti nell’aria che respiriamo, eliminando vari microrganismi con un alto tasso di efficacia che sfiora il 100%. Per il nostro dispositivo abbiamo scelto la tecnologia di sanificazione dei led UV-C, che  le massime autorità sanitarie di tutto il mondo definiscono il più efficace.

Non è facile sintetizzare in poche parole tutta la tecnologia che abbiamo messo in questo dispositivo, ogni componente è stato studiato e migliorato per offrire la massima efficacia e il contenimento dei costi; abbiamo testato Pothos negli uffici, nelle scuole, nelle sale d’attesa di laboratori medici ottenendo risultati davvero entusiasmanti per questo speriamo che il nostro lavoro possa contribuire in maniera significativa a sconfiggere la pandemia in tempi rapidi."

 

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Lucia Mascino in Smarrimento di Lucia Calamaro

Un monologo sulla sospensione dell’esistenza e un dichiarato elogio del ricominciare, che delinea un’impalpabile e potente confessione sulle fragilità

Una donna al telefono, o forse sta ragionando a voce alta, ogni tanto prende appunti, ed è così che inizia Smarrimento scritto e diretto da Lucia Calamaro per l’attrice Lucia Mascino, in scena da giovedì 13 gennaio 2022 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 16) al Teatro Nuovo di Napoli, presentato da Marche Teatro.

Smarrimento è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare, di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. La struttura narrativa ‘fiorisce’ attraverso la figura di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, con dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti.

E’ una scrittrice incatenata a esistere come i suoi personaggi, aggrappata allo sforzo di trattenere idee che non reggono, nel vano tentativo di restituire un’illusione del tempo che fu, sulla quale, però, confidano i suoi editori per “sfangare” l’anticipo.

Le organizzano reading/conferenze in giro per l’Italia per puro ritorno economico, mentre lei non produce niente di nuovo, tentando, in un colpo solo, di riuscire a vendere, durante gli eventi, qualche copia delle vecchie opere.

Lucia Mascino dà vita in scena ad Anna, la protagonista, a Paolo, il marito, e all’affiorare di ricordi e immagini che provano a dar loro un trascorso probabile. Ad accomunarli sarà l’inadeguatezza al vivere, da ognuno respinta con terrore.

Una sottile nevrosi pervade il racconto, non è chiaro quando è la scrittrice che parla, oppure Anna, la sua creatura, il suo doppio.

Il testo si svela poco a poco, a cominciare dalla fatica della creazione artistica alla necessità del quotidiano, attraversando violente emozioni, fino ad arrivare a raccontarsi anche nella veste dell’uomo Paolo, che, in qualche modo insieme alla sua creatrice, affida, alla fine, la sua versione dell’infelicità di vivere.

La protagonista si muove in un continuo alternarsi di pensieri e voci interiori, in una conversazione continuamente interrotta, in un'acrobatica e perfetta rappresentazione del sé, per la quale la ricerca del racconto si fonde con la ineludibile ricerca del senso di esistere.

Dall’ordine geometrico dell’inizio si giunge fino alla distruzione di ogni ordine costituito, nel quale, alla fine, resta solo la consapevolezza del ricordo, la necessità del dolore, l’importanza della memoria.

L’allestimento, presentato da Marche Teatro, si avvale della scena e luci di Lucio Diana e dei costumi di Stefania Cempini.

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Trovare un nuovo lavoro per il 2022: ecco come fare

All'inizio del nuovo anno è buona norma tirare le somme sull'anno appena trascorso e formulare buoni propositi per i mesi a venire. Di sicuro uno dei temi principali è quello del lavoro, attività che occupa una fetta molto importante della nostra vita: avere un'occupazione che ci stimola e che ci dà delle soddisfazioni è infatti uno degli elementi principali per avere una vita felice. Come è noto, però, durante questi due anni di emergenza sanitaria molte persone hanno messo in pausa i propri sogni di carriera, rimandando tutto al post Covid-19.

Queste ultime settimane hanno purtroppo confermato ancora una volta che il virus resterà parte integrante della nostra quotidianità, ancora per qualche tempo. Per per questo motivo "il primo consiglio per chi desidera cambiare lavoro è quello di non posticipare oltre" commenta di Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting specializzata nella selezione di personale qualificato e nello sviluppo di carriera.

Come spiega l'head hunter, infatti, «mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro non vuol dire per forza abbandonare l'occupazione attuale, e proprio per questo chi desidera cambiare non ha alcun motivo di attendere, tanto più quando si è davvero convinti di poter trovare la soddisfazione cercata in un altro luogo di lavoro».

«Gennaio, soprattutto dopo la prima metà, è uno dei mesi migliori dell'anno per trovare un nuovo lavoro» sottolinea Adami «poiché le aziende, per mettere in atto i loro nuovi programmi, hanno spesso bisogno di inserire in organico nuovi talenti. Per questo motivo il mio consiglio è quello di sfruttare le ultime settimane dell'anno e i primi giorni di gennaio per aggiornare il proprio curriculum vitae, rendere più efficace il proprio profilo LinkedIn, e colmare eventuali lacune a livello di hard skills, migliorando per esempio le proprie conoscenze dell'inglese o in campo informatico».

In questo modo a metà gennaio si sarà pronti per dare il meglio di sé sul mercato del lavoro.

Il problema di tanti è però organizzare la ricerca del lavoro in modo da aumentare concretamente le possibilità di avere riscontri positivi da parte dei recruiter.

«Molte persone affrontano questa attività nel modo sbagliato, rispondendo a tantissimi annunci in pochi giorni per poi rimanere deluse nel non ricevere nessun feedback positivo» dice l'head hunter, per poi spiegare «che l'approccio più efficace non premia la quantità, quanto invece la qualità. È molto meglio avere le idee chiare sul lavoro che si intende cercare, delineando settore, ruolo, posizione geografica, stipendio e via dicendo, e limitarsi poi a rispondere con cura ai solo annunci coerenti con le proprie esigenze. Così facendo si potrà dedicare l'attenzione dovuta a ogni candidatura, per studiare per bene l'azienda e creare un cv e una lettera di presentazione ad hoc», conclude Carola Adami

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