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CANI BASSOTTI LASCIATI IN STATO DI ABBANDONO A CARMIGNANO - INTERVENTO DELLE GUARDIE ZOOFILE ENPA DI PRATO -

Il fatto risale a domenica 17 novembre quando è stato proceduto al sequestro penale di due esemplari di bassotto tedesco a pelo ruvido, che da tempo erano stabulati in una zona boschiva e isolati dalla presenza dell’uomo.
L’intervento degli agenti del Nucleo Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali ha avuto difficoltà nel rintracciare il proprietario dei cani proprio per la mancanza di un riferimento certo, dato dalla lontananza del luogo di stabulazione degli animali.
Nel giorno 17, imperversava un violento temporale che aveva allagato la gabbia dove erano rinchiusi i due cani, che al momento dell’intervento erano completamente fangosi, privi di un adeguato riparo dalle intemperie e costretti in una gabbia box all’interno di un’area boscata in località Rigoccioli.
Nonostante le numerose telefonate effettuate ad un numero di telefono del presunto proprietario, non fu possibile la comunicazione in quanto veniva sistematicamente spento dall’utente.
Data la forte degradazione ambientale del sito, in area boscata, ove venivano detenuti i suddetti cani, in particolare la gabbia dove erano rinchiusi era in leggera pendenza ed il ruscellamento dell’acqua da monte, dati i continui scrosci di pioggia che avevano invaso l’area con la cuccia risultava che il luogo era completamente fangoso e scivoloso; in ragione di ciò i due cani apparivano completamente bagnati, infreddoliti e fangosi, bisognosi nella immediatezza di essere trasferiti in luogo idoneo. La copertura della gabbia con teli era parziale ed insufficiente a contenere la pioggia tale da creare grave pregiudizio per l’integrità del benessere dei cani
Stante la gravità della situazione, al fine della salvaguardia degli animali, veniva proceduto al sequestro penale di iniziativa della P.G. operante dei due cani e consegnati al Canile Municipale del Calice in custodia giudiziaria, tramite l’S.O.S. Animali di Prato.
Dalla lettura dei microchip è stato successivamente rintracciato il proprietario il quale veniva edotto delle violazioni contestate a suo carico.
Gli atti sono stati trasmessi alla competente Procura della Repubblica di Prato per gli adempimenti ritenuti opportuni nel ravvisare il reato contravvenzionale di cui all’art. 727 del C.P.

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Stanno per tornare i gruccioni Attraverseranno il Sahara e il Mediterraneo per allevare i piccoli

Il ritorno dei GruccioniA maggio, come ogni anno, i gruccioni torneranno dall’Africa subsahariana e dopo un viaggio di migliaia di chilometri si stabiliranno in Italia, dove faranno i nidi e alleveranno i piccoli, passano l’estate da noi, in luoghi un po’ più freschi di quelli africani.

I gruccioni sono degli uccelli poco più piccoli dei piccioni, dai colori appariscenti e per questo facilmente distinguibili. Hanno un’apertura alare di circa quaranta centimetri, un volo molto acrobatico e vivono in comunità abbastanza estese. Sono animali gregari, fanno i nidi in colonie, scavando spesso cunicoli nei banchi di sabbia o nelle sponde dei fiumi. Il nido è costituito da un profondo budello di qualche metro, fino a 4-5 metri, leggermente inclinato verso l’interno, dove la femmina depone le uova, che sono di forma sferica. Entrambi i sessi si occupano della cova, che dura circa 20 giorni.

I gruccioni sono facilmente osservabili mentre, con volo planato, cacciano gli insetti di cui si nutrono, o mentre riposano sui rami in gruppi familiari, l’uno appollaiato vicino agli altri. Sono forse tra gli uccelli più belli tra quelli che popolano le nostre campagne nella stagione calda. Una comunità è presente anche nel parco del Treja.

Si possono fotografare con relativa facilità, se non si reca disturbo e si ha un buon teleobiettivo.

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