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Editoria: "Non sono vinta", la presentazione al Colibrì Caffè Letterario di Milano

Si terrà a Milano  - sabato 12 ottobre alle ore 18 -  la presentazione del libro ’Non sono vinta, raccolta di scritti tra anarchia e antifascismo’ di Virgilia D’Andrea edito da Rina Edizioni.

L’incontro si svolgerà alla libreria Colibrì Caffè Letterario  - via Laghetto 9 – con lo storico Lorenzo Pezzica e l’autore David Bernardini. Presenteranno non solo la raccolta di scritti ma anche l’autrice: maestra elementare, poeta e giornalista. E l’antologia in cui sono raccolti gli scritti poetici tra il 1919 e il 1932 che ricostruiscono il suo percorso politico e civile in difesa dell’anarchia e dell’antifascismo. In un periodo storicopolitico in cui si ritorna a parlare di nazionalismo, fascismo, di odio verso lo straniero e repressione, questa raccolta restituisce il contributo e l’impegno intellettuale, politico e civile di Virgilia D’Andrea all’interno del movimento anarchico. Si distingue infatti per essere riuscita a far convergere la sua fede anarchica con una forte inclinazione poetica. Una testimonianza e un contributo al sostegno per la difesa comune della libertà, ispirandosi agli ideali di giustizia civile che incitano alla rivolta e rivendica i principi di solidarietà e collaborazione.
 
 
L’autrice
Virgilia D’Andrea (1888-1933). Maestra elementare, poeta, giornalista si dedicò completamente alla lotta anarchica e alla critica antifascista, anche durante l’esilio in Francia e negli Stati Uniti. Molti dei suoi scritti poetici e politici uscirono in varie raccolte:  Tormento (1929);  Torce nella notte (1933);  L’ora di Maramaldo (1925) e «Veglia», rivista da lei fondata e diretta (1926-1927).
 
 
Rina Edizioni  
Un realtà editoriale romana e tutta al femminile con un filo rosso che lega i titoli. Sono infatti donne che raccontano di donne attraverso un progetto preciso: recuperare e ripubblicare scrittrici dimenticate. Le prime due collane prendono il titolo di  Libertarie: voci di scrittrici italiane con i testi di Amalia Guglielminetti e Matilde Serao. E  Biblioteca pratica per la donna italiana, in cui si recuperano testi delle autrici che offrivano consigli pratici destinati alla sfera domestica.
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Al Dipartimento di Informatica dell'UNISA si discute di Intelligenza Artificiale e di IoT

Le nuove tecnologie fanno ormai parte del nostra vita quotidiana, le città in cui viviamo, il lavoro e il modo di approcciarsi alla conoscenza.
Per mettere in contatto le aziende con i neolaureati in informatica e ingegneria informatica, l’Università degli Studi di Salerno, attraverso il Placement di Ateneo, mercoledì 9 ottobre ha organizzato insieme alla I.T.Svil Srl, un incontro per discutere di Intelligenza Artificiale (AI), di Internet Of Thinks (IoT) e del futuro dell'informatica in Italia e nel mondo.

I.T.Svil che dal 2005 investe in maniera significativa sull’innovazione, ha colto questa opportunità per scoprire, insieme a studenti e docenti, idee e progetti capaci di cambiare il mondo grazie alle tecnologie legate all’AI.
Gli interventi sono stati tutti altamente qualificati e caratterizzati da un forte carattere innovativo.
I.T.Svil fa parte delle PMI italiane che credono nella forza che l'innovazione e la ricerca possono dare per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Siamo certi che tutti insieme possiamo creare un mondo migliore, per noi stessi e per le nuove generazioni”. Queste le parole del CEO di I.T.Svil Carlo Mancuso al margine del workshop dedicato all’innovazione; ha ricordato inoltre, una bella frase di Alan Turing, considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo:
Possiamo vedere solo poco davanti a noi, ma possiamo vedere tante cose che bisogna fare”; poche parole sempre attuali e fonte di continua ispirazione.
Particolarmente interessanti sono stati gli interventi di Alfredo De Santis Direttore del Dipartimento di Informatica, Giuseppe Polese Coordinatore dell’indirizzo Data Science e Machine Learning della Laurea Magistrale in Informatica, Vincenzo Deufemia Docente del corso Intelligenza Artificiale e di Francesco Colace Delegato al Placement di Ateneo.
Hanno concluso l’interessante mattinata i componenti dello staff I.T.Svil, in particolare Sabato Crescenzo Project Leader Innovation Area che ha illustrato i progetti in via di sviluppo nel settore A.I., Mariano Onorato che si è soffermato sul settore IoT ed infine Raffaele De Feo che ha descritto minuziosamente uno dei nuovi prodotti dell’azienda incentrato sull’utilizzo dell’Architettura a Microservizi.

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Sei sicuro di aver cancellato definitivamente il contenuto del tuo Hard Disk?

Avete mai visto un film di hacker? Sicuramente una delle scene più classiche è quella in cui i criminali colti in flagrante tentato di portare via o di cancellare tutti i dischi prima che cadano nelle mani delle forze dell’ordine. A volte li si vede avvicinare dei magneti agli Hard Disk o tentare di distruggerli fisicamente con un trapano. In alternativa, però possono usare un martello per schiacciarli velocemente sperando che ottenga il risultato sperato.

State tranquilli, non dovete davvero distruggere i vostri archivi usando questi mezzi estremi, ma occorre sempre garantire la sicurezza e la privacy dei vostri dati in ogni circostanza – un aspetto chiarito e sottolineato da un recente studio.

Commissionato da Comparitech e condotto dall’Università dell’Hertfordshire, lo studio ha cercato di scoprire quanta cura viene riservata alla pulizia dei dischi rigidi prima della loro dismissione. A quanto pare, molti se ne preoccupano davvero poco, o peggio ancora affatto.
I ricercatori hanno eseguito una serie di test su un campione di 200 dischi rigidi usati, acquistati sui negozi online e da vari commercianti, scoprendo che quasi il 60% di questi conteneva ancora alcune informazioni memorizzate degli ex proprietari.

Le informazioni rimanenti includevano dati sensibili che potevano essere sfruttati da eventuali malintenzionati. I dati andavano da documenti ufficiali come scansioni di passaporti e patenti di guida, passando per estratti conto bancari, documenti fiscali e domande di visto fino ad arrivare a foto di natura intima. L’elenco dei documenti scoperti su questi dischi rigidi è molto più vario, ma questi sono solo esempi per dimostrare quanti dati sensibili è possibile archiviare sui dischi rigidi e senza pensarci troppo.
D’altra parte, sebbene da quanto appena emerso possa sembrare che i proprietari siano indifferenti alla protezione dei propri dati, lo studio mostra il contrario. Gli ex proprietari infatti hanno provato a cancellare i loro dati, ma non sono riusciti a farlo in modo sicuro. Solo il 26% delle unità è stato cancellato correttamente e da queste non è stato possibile recuperare alcun dato, mentre in un altro 16% non era possibile accedere o leggerne il contenuto. Per il resto, si è potuto recuperare i dati con vari gradi di difficoltà. Il dato veramente allarmante però è che una persona su sei non ha fatto alcun tentativo per cancellare i dati.

Uno studio simile era stato condotto nel 2007 e all’epoca, la quantità di dati recuperabili dagli HDD di seconda mano era significativamente inferiore. Inoltre, nello studio precedente un numero considerevole di unità risultava illeggibile. Questa tendenza a un più facile recupero dei dati dai dischi di seconda mano, dovrebbe spingere gli utenti a una maggiore attenzione.

Gli esperti di ESET ricordano che occorre sempre adottare delle misure preventive per proteggere i propri dati e tra queste la più semplice da utilizzare è la crittografia del disco, in grado di impedirne la lettura nel caso cada nelle mani sbagliate. Quando si tratta di cancellare il disco rigido che si desidera vendere, è possibile controllare il sito Web del produttore del disco rigido dove solitamente sono proposti degli strumenti per gestire correttamente il processo di pulizia. Prima di procedere, tuttavia, assicurarsi di aver eseguito il backup di tutti i dati che si desidera conservare.

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