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I pericoli delle cure odontoiatriche low-cost


In un periodo di crisi come quello che sta attraversando l'Italia, le famiglie per sopravvivere hanno cominciato a risparmiare anche sul bene primario rappresentato dalla salute.
I dati forniti dall'ISTAT sono chiari, implacabili, sempre più italiani sono costretti a rinunciare a curarsi oppure a rivolgersi a strutture mediche poco professionali, spesso con sede all'estero, nei paesi dell'Europa dell'Est; questo accade frequentemente per le cure odontoiatriche.

Cliniche low cost nascono e spariscono come funghi in Serbia, Romania, Ungheria, ma a volte anche in Italia. Spesso i viaggi della speranza nascondono insidie, troppo spesso al ritorno ci si trova a dover affrontare spese inaspettate per rimediare ai danni causati da impianti dentali fatti male, a volte realizzati con materiali inadatti se non addirittura dannosi.

Anche la nota trasmissione MI MANDA RAI TRE si occuperà questa sera dei rischi del LOW COST dell'odontoiatria, per scoprire cosa si nasconde dietro queste “cliniche dentali” che promettono miracoli a prezzi troppo bassi per essere compatibili con metodologie e materiali sicuri e all'avanguardia. Il conduttore Salvo Sottile ci farà ascoltare la testimonianza di alcuni pazienti caduti nella trappola che si sono ritrovati con seri danni fisici e patrimoniali. In studio ospite della trasmissione ci sarà anche il presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale, Giuseppe Renzo.
Il consiglio in questi casi è quello di rivolgersi a Studi dentistici di provata fama e professionalità, Dottori Medici Dentisti conosciuti ed affermati con studi presenti da anni sul territorio, insomma professionisti che da anni “ci mettono la faccia” con passione, con compensi che solo in apparenza possono sembrare più alti.

 

 

 

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Migliorarsi, arriva “La convinzione è essenziale”

Le credenze, o convinzioni, fanno da filtro alla nostra percezione del mondo. Una convinzione non è altro che un senso di assoluta certezza riguardo qualcosa.

Per questo è intitolato “La convinzione è essenziale” di Gianni Lardera,  una “saggio benessere” indirizzato a tutte le persone che desiderano migliorare se stesse, la loro vita e puntare ad una sana crescita personale.

Il saggio “La convinzione è essenziale” ha la capacità di far sentire meglio chi lo legge, ed una forza propria che parte non solo dagli argomenti trattati, ma anche dallo stile di scrittura utilizzato: l’autore non è infatti un guru, dà del tu e si rivolge al lettore come un autore-amico, in tono amichevole, con uno stile semplice ed un testo scorrevole.

Gli argomenti, trattati in modo lineare e comprensibile, si dipanano in maniera logica così che chi legge possa partire dal principio e apprendere ciò su cui punta l’autore poco alla volta, assimilandolo.

Il tono leggero fa sì che non ci sia alcuno sforzo per andare avanti nella lettura e gli esempi tratti dalla vita quotidiana e le esperienze dell’autore alimentano la comprensione del libro, non essendo fine a loro stesse. Anche i consigli e gli esercizi presenti, sono ideati come fossero una “tabella di allenamento”, facile da seguire per chi legge.

“La convinzione è essenziale” non è un libro “curativo” ma sicuramente ha la capacità di far sentir meglio chi lo legge e risulta imperdibile per imparare  a migliorare il rapporto con se stessi.

Lo si può trovare in ebook e audiobook edito da Youcanprint alla pagina http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/la-convinzione-essenziale-9788892624948.html

 

Per approfondimenti sull’autore visitare il sito internet www.gianniladera.it.

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Malattie della mente: è possibile distinguerle?

Le malattie della mente possono essere distinte tra psicosi e anomalie patologiche. Vediamole nel dettaglio e impariamo a conoscerle.

La difficoltà di applicare gli stessi concetti e metodi che si utilizzano nel campo delle malattie del corpo allo studio dei disturbi della psiche deriva dal fatto che soltanto per alcuni di essi sono riconoscibili i caratteri propri della malattia, così come vengono definiti dalla patologia generale, cioè l'intervento di un agente patogeno che determina un'alterazione alla quale l'organismo reagisce nel tentativo di ripristinare lo stato di salute.

Partendo da questo presupposto, se è indubbio che per l'influenza, conoscendone la causa (un virus) e le alterazioni fisiche da essa provocate, si può parlare di malattia, non è altrettanto evidente per un grande numero di malattie mentali, delle quali spesso la causa è ignota. Per questo motivo non possono essere applicati alle malattie della mente gli stessi criteri utilizzati per le malattie del corpo.

Prendiamo come esempio un soggetto che presenti dei disturbi psichici: un uomo con un delirio di persecuzione accompagnato da allucinazioni uditive. Questo individuo sente le voci dei suoi persecutori che si avvicinano e si preparano per aggredirlo, quindi deve trovare un modo per difendersi.

Di fronte a un individuo di questo tipo sarebbe normale definirlo "matto", oltre che pericoloso a causa del suo delirio. Il suo comportamento è alienato rispetto al comportamento di un individuo normale, per noi è quindi incomprensibile, in quanto non troviamo in noi o in altre persone che consideriamo "normali" un comportamento simile che possa farci sentire vicini a lui.

Tra noi e una persona con questo disturbo c'è un distacco che sembra insuperabile. Lui parla in un linguaggio diverso dal nostro e non ne ha coscienza: è un malato di mente, uno psicotico, lo possiamo quindi considerare come individuo affetto da psicosi.

Di alcune malattie mentali si conoscono le alterazioni cerebrali responsabili e spesso anche la causa: queste vengono definite psicosi organiche. Di altre invece non è possibile conoscere la causa e a volte neppure la causa organica con assoluta certezza: queste vengono definite psicosi endogene.

Le psicosi si distinguono da quelle che vengono definite anomalie patologiche. Prendiamo in considerazione uno psicopatico affetto da forte insicurezza: ecco una persona che quando apprende una brutta notizia diventa gravemente triste o che senza alcun motivo si lascia prendere da ansia, preoccupazione o depressione. Un soggetto di questi tipo presenta dei disturbi che si discostano dalla normalità, ma che ci risultano facilmente comprensibili perchè anche noi siamo in grado di provare gli stessi stati d'animo (anche se di intensità o durata minore).

Individui con questi disturbi partecipano ancora alla psicologia comune e il loro comportamento non ha le caratteristiche di alienazione e pericolosità degli psicotici: inoltre essi, a differenza dei veri malati di mente, hanno coscienza della propria condizione e spesso ne soffrono molto. Per questi disturbi psichici si usa il termine di anomalie patologiche.

Le anomalie patologiche comprendono le personalità psicopatiche, le reazioni psicogene e le psiconevrosi. Nelle prime, le manifestazioni psichiche anormali sono costanti; nelle altre due sono episodiche, scatenate da avvenimenti esterni con speciali carica emotiva nelle reazioni psicogene, indipendenti da un comprensibile legame con eventi particolari nelle psiconevrosi.

In conclusione, psicosi da un lato, personalità psicopatiche, reazioni psicogene e nevrosi dall'altro, rappresentano situazioni distinte nelle quali i disturbi mentali si manifestano con caratteri intrinseci qualitativamente diversi: allucinazioni, deliri, nelle prime; insicurezze, timori, ansie, depressioni, nelle seconde. Anche la condotta del soggetto è diversa: alienata negli psicotici, non grossolanamente lontana dalla norma negli psicopatici e nei nevrotici.

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