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Integratori Bruciagrassi: Quali Sono e Come Assumerli

Integratori alimentari brucia grassoL’estate è alle porte e la prova costume incombe, ma la paura di non avere un fisico accettabile è sempre in agguato.
Per perdere peso ci sono diversi modi e, oltre alla classica dieta, ci si può aiutare con gli integratori bruciagrassi.
In commercio se ne possono trovare diversi quindi vediamo quali sono, a cosa sono utili in particolare e come si assumono.
Per perdere peso è necessario bruciare maggiori calorie di quante se ne introduco con la dieta.
Ci sono due modi quindi per perdere peso quindi: ridurre la quantità di calorie introdotte nell’organismo o fare regolarmente sport.
In entrambi i casi potete aiutarvi con gli integratori brucia grassi che, con le sostanze che contengono, possono accelerare il metabolismo.
In tal modo le calorie verranno bruciate più velocemente e in quantità maggiore rispetto al normale (anche fino al 15% dopo un certo periodo in cui si assumono gli integratori bruciagrassi).
Tuttavia ci sono almeno 3 diversi tipi d’integratori, e sono quelli termogenici, quelli che accelerano il metabolismo e quelli che abbassano l’istinto della fame.

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Una sindrome di demenza trattabile: l’idrocefalo cronico normoteso dell’adulto

Una sindrome di demenza trattabile: l’idrocefalo cronico normoteso dell’adultoMILANO, 26 Maggio 2015 – In data 27 Maggio, presso il centro Congressi della Camera di Commercio di Milano alle ore 17.00 si terrà un incontro aperto a Medici e al pubblico dedicato alla patologia dell’Idrocefalo Cronico Normoteso nell’anziano. L’evento, organizzato e coordinato dal professor Giovanni Broggi è rivolto a tutti i pazienti che soffrono di disturbi dell’equilibrio e della memoria e ai loro famigliari, ai medici di medicina generale, neurologi, neurochirurghi, geriatri, neuropsicologi, psicogeriatri, neuroradiologi e esperti di medicina neuroriabilitativa e punta l’attenzione sull’importanza di un corretto approccio diagnostico perché, secondo i più recenti studi epidemiologici sull’argomento, la condizione di “malattia sommersa” che ancora circonda l’idrocefalo normoteso potrebbe portare a sottostimare il numero complessivo dei casi.

L’Idrocefalo normoteso dell’anziano è una malattia meno conosciuta della malattia di Alzheimer, eppure rappresenta una percentuale attorno al 20% del totale delle demenze diagnosticate negli over 65, cioè interessa l’1.5% di tutta la popolazione con età superiore a 65 anni.

Spesso i sintomi (difficoltà nel camminare, deficit cognitivo, incontinenza) sono confusi con quelli dell’Alzheimer, del Parkinson o di altre forme di demenza senile, perché più comuni. ma, a differenza delle altre demenze che sono spesso irreversibili, l’idrocefalo è curabile.

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