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Una sindrome di demenza trattabile: l’idrocefalo cronico normoteso dell’adulto

Una sindrome di demenza trattabile: l’idrocefalo cronico normoteso dell’adultoMILANO, 26 Maggio 2015 – In data 27 Maggio, presso il centro Congressi della Camera di Commercio di Milano alle ore 17.00 si terrà un incontro aperto a Medici e al pubblico dedicato alla patologia dell’Idrocefalo Cronico Normoteso nell’anziano. L’evento, organizzato e coordinato dal professor Giovanni Broggi è rivolto a tutti i pazienti che soffrono di disturbi dell’equilibrio e della memoria e ai loro famigliari, ai medici di medicina generale, neurologi, neurochirurghi, geriatri, neuropsicologi, psicogeriatri, neuroradiologi e esperti di medicina neuroriabilitativa e punta l’attenzione sull’importanza di un corretto approccio diagnostico perché, secondo i più recenti studi epidemiologici sull’argomento, la condizione di “malattia sommersa” che ancora circonda l’idrocefalo normoteso potrebbe portare a sottostimare il numero complessivo dei casi.

L’Idrocefalo normoteso dell’anziano è una malattia meno conosciuta della malattia di Alzheimer, eppure rappresenta una percentuale attorno al 20% del totale delle demenze diagnosticate negli over 65, cioè interessa l’1.5% di tutta la popolazione con età superiore a 65 anni.

Spesso i sintomi (difficoltà nel camminare, deficit cognitivo, incontinenza) sono confusi con quelli dell’Alzheimer, del Parkinson o di altre forme di demenza senile, perché più comuni. ma, a differenza delle altre demenze che sono spesso irreversibili, l’idrocefalo è curabile.

GiveBack! E’ il momento di sostenere il Pianeta.

Giveback, l'ultima puntata della stagione

 


Programma live dedicato alle buone pratiche di salvaguardia del Pianeta. Il titolo è un invito a prestare attenzione ai temi ambientali anche in un momento di crisi come questo, ricordandosi di quanto le risorse del Pianeta abbiano contribuito al nostro benessere. Ogni settimana esperti, studenti e docenti si confrontano su un tema specifico, lanciando il loro GiveBack!

Autore e curatore: Beatrice Benocci
Redazione: Carolina Trotta, Arianna Casaburi, Ludovica Ferraro, Sara Inverso, Roberto Altavilla

il programma è realizzato da unis@und web radio dell'università di Salerno

Unisound webradio Salerno

Live: il mercoledì alle ore 11.00
Replica: il venerdì alle 15.00
podcast: iunisa.unisa.it

RUFOLI-PARIGI/ PARIGI-RUFOLI Les amis de Pascal Jean- Pierre Duriez e Patrizia Greco Museo Città creativa 16 maggio-5 giugno

RUFOLI-PARIGI/ PARIGI-RUFOLIUno scambio artistico iniziato da alcuni anni alle Fornaci dei De Martino, scambio fra Parigi e Rufoli  (che è già stata testimone di altri sperimentalismi artistici di cui il più lontano fu quello con due ceramiste dell’Honduras )  che vedrà il suo momento espositivo presso il Museo Città creativa alle ore diciotto del prossimo sedici maggio 2015.
Jean Pierre Duriez è un artista francese che ha il laboratorio a Montmartre e che opera fin dal ‘69 ,anno in cui a Megève incontra Picasso.
L’avventura nel mondo dell’arte si sospende nel 76, anno in cui  l’artista incontra la sceneggiatrice Jackie Fryszman , e si dedicherà per un lungo periodo in cui vive a Roma, al cinema ed al teatro. E proprio i programmi televisivi ispireranno fondamentalmente i suoi quadri sui Grandi chef, sulle stelle della gastronomia mondiale.
Sono in parte questi i dipinti da cui è partita Patrizia Greco, ceramista salernitana operante da decenni nel campo della scultura ceramica.
Grazie a questo connubio artistico il cotto Rufoli è approdato a Parigi e precisamente agli Champs Elisèes Centre  Danmark l’estate scorsa. E per il prossimo sedici maggio ritorna al luogo della creazione artistica presso il Museo Città creativa fine del suo itinerario che ha visto altre città italiane e francesi.
Trenta teste umane disegnate e dipinte da Duriez sono state successivamente scolpite in argilla in parte grezza in parte smaltata dalla Grieco già da tempo operante presso il laboratorio di Rufoli e che ha operato in passato anche con altri materiali con una poliedricità  veramente singolare.
Altro scambio artistico Duriez lo ha creato con Gilbert Duran artista del design con cui ha realizzato in vari materiali una sedia artistica sui generis
In cotto ed in plexiglass.
“Un po’ espressionista,un po’ surrealista, Duriez fa dell’arte una ecole du regard.” è stato detto di lui da Claude Angelini, giornalista newyorkese.
Duriez ha percorso trasversalmente e con successo diverse strade dell’arte dalla fotografia, al teatro al cinema. I suoi dipinti sottolineano anche il forte rapporto da lui avuto con lo schermo bianco della televisione.
I suoi musicanti, i suoi marinai, i suoi chef calcano il palco bidimensionale della tela, entrano in scena alla stregua di attori, creando di volta in volta nuove trame. Le forme allungate, sinuose, che tanto evocano le figure di Toulose-Lautrec, ci invitano ad entrare nella loro atmosfera, nel loro ritmo di allegria, serenità creando una empatia positiva.
Un’arte ironica e giocosa che secondo Pasquale >Persico suo curatore in una mostra romana sottolinea che”tradizione e metamorfosi vivono insieme….e Jean Pierre mostra la  creatività del nomade che sa leggere il proprio tempo e sa vivere di città di confine dipingendo personaggi come paesaggi di una nuova ecologia, quella dell’anima”.


In contemporanea alla mostra ci sarà la mattina dello stesso giorno l’inaugurazione dell’arredo urbano in ceramica realizzato dal Liceo artistico Andrea Sabatini a copertura dei piloni del Museo che finalmente caratterizza lo spazio esterno fino ad ora spoglio ed anonimo.
L’inagugurazione sarà fatta alla presenza dell’Assessore Eva Avossa promotore del progetto e della preside Ester Andreola.
La professoressa che ha seguito il progetto e la sua fattibilità è Anna Sessa.

BARDAMU’, parte da Roma “LE NOTTI BIANCHE YOUTUBE LIVE TOUR”

Una serie di secret-show annunciati in rete poche ore prima del loro inizio, in diretta YouTube dall’Italia e dall’estero. E’ questo “Le notti bianche – YouTube live tour”, il tour del duo Bardamù ((Alfonso Tramontana e Ginaski Wop) che partirà il 7 maggio prossimo da Roma, alle ore 20.00, da “Il Barattolo”, l’originale book-bar nel cuore di Borgo Pio (al civico 192): l’occasione per presentare l’album, “Le notti bianche” appunto, ma anche per testare le potenzialità del canale live streaming dei Bardamù
Un progetto totalmente libero e dedicato alla rete quello dei Bardamù che hanno voluto anche che il loro disco fosse disponibile sin da subito in free download.
"Dato che quello del musicista è un lavoro autonomo – spiegano - tanto vale bypassare i filtri relativi a booking e palinsesti spesso molto intasati, e rivendicare l'autonomia nel modo più diretto e indie possibile: una webcam e un Wi-Fi. È anche un modo per arrivare a più persone contemporaneamente, scegliendo le location in base al momento e alla qualità del segnale, naturalmente”. “Non è un modo di evitare o snobbare i club – precisano Alfonso e Ginaski - realtà dalla quale proveniamo, tanto è vero che questo tour parte da Il Barattolo, che è un locale predisposto, tecnicamente e idealmente, all'ascolto e all'arte".

Il nuovo lavoro discografico dei Bardamù si compone di 8 tracce inedite, dove “distanze” e “innocenze” fanno da filo conduttore. “Sound e testi – spiegano i Bardamù - intendono condurre ad una dimensione rarefatta, iperreale, come a inseguire e rifugiarsi in quelle innocenze che, ormai, geografie e tempo hanno reso distanti”.
Il riferimento letterario del titolo “Le notti bianche” è palese: come nell’omonimo romanzo di Dostoevskij la sequenza sonora del disco è scandita per blocchi: 4 notti e un mattino.
Di notte in notte - fino a un mattino pieno di verità - si articolano storie d’amore, di quartieri, di amici turbolenti, di autostrade, di bar e di cieli fumosi.

(Prima notte) - Incipit;
(Seconda Notte) - La notte a Milano; E balleremo l’amore;
(Terza Notte) - Punto di corda; Via della Vite;
(Quarta Notte) - Onda;
(il Mattino) - interludio (nda); Mentre fuggivi via;

Le notti bianche è il secondo disco ufficiale del duo Bardamù.

 

 

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