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Scienze e ambiente (8)

Parte la campagna di Bee2Bee.it: creare alveari per salvare il mondo

L’importanza delle api per l’uomo e l’ecosistema

Non tutti sanno che le api sono un elemento costitutivo importantissimo del nostro ecosistema: sono insetti impollinatori, cioè permettono l’impollinazione e di conseguenza la formazione dei frutti, trasportando il polline da un fiore all’altro.

Le api infatti esistono da 4 milioni di anni, ma oggi l’uomo minaccia la loro esistenza, oltre che la propria.

Questo perché le api sono fortemente a rischio per via dei cambiamenti climatici e per l’enorme impatto dell’uomo sull’ambiente.

L’uso di pesticidi in agricoltura e l’aumento dell’inquinamento hanno causato una riduzione enorme nel numero di questi insetti nel mondo.

L’allarme è elevatissimo e ha portato l’ONU ad istituire la Giornata Mondiale delle Api che ricorre il 20 maggio. 

Bee2Bee è l’unico movimento pensato come l’operosità delle imprese, e nasce dalla volontà di proteggere chi di api si occupa da sempre, gli apicoltori, e lo straordinario lavoro che compiono ogni giorno per produrre un miele sano e naturale, nel rispetto e nella tutela della natura.

Bee2Bee (www.bee2bee.it), si compone di una rete nazionale in continua crescita di piccoli e medi apicoltori che ogni giorno mettono in campo sforzi ed energie per portare avanti il proprio lavoro. La rete beneficia di donazioni di privati ed aziende che, a seconda delle esigenze e dei budget a disposizione, sposano uno o più progetti legati al mondo dell’apicoltura sostenibile.

L’intento di Bee2Bee è di connettere ed avvicinare produttori e consumatori, facendoli incontrare fisicamente e creando progetti di comunicazione, corsi e workshop di formazione e di consumo consapevole.

QUI è possibile vedere la “Mappa dei mieli d’Italia“, aggiornata in tempo reale con gli apicoltori che scelgono di far parte della nostra rete.

Un movimento No Profit

Il movimento Bee2Bee è giovane, nato nel 2019, ed è in forte crescita, ed è un progetto di www.milanocity.org, totalmente no profit.

Come verranno utilizzati i fondi

Il ricavato sarà distribuito:

– in parte per l’acquisto dei semi melliferi che distribuiamo nelle buste per incoraggiare la semina di sempre più fiori amici delle api;

– in parte sarà devoluto agli apicoltori della nostra rete per l’acquisto del miele (attraverso i reward);

– in parte per il sostegno dei progetti di comunicazione e sensibilizzazione di Bee2Bee.it.

 

“Sarà nostra del  movimento poi spedire le buste mellifere, ma NON si riceverà direttamente il miele, perché “vogliamo che siano i donatori  ad andare a conoscere l’apicoltore più vicino a te e a ritirare il tuo reward” dicono da Bee2Bee.it

“Cerchiamo, attraverso Bee2Bee, di stimolare il commercio di prossimità e l’acquisto a km 0 dei prodotti agricoli. E poi si avrà così l’occasione di entrare in contatto diretto con lo straordinario mondo dell’apicoltura”, dicono entusiasti gli organizzatori del movimento.

Chi c’è dietro al progetto

Edmondo Jonghi Lavarini è l’ideatore e il fondatore del progetto: amante del miele e delle api ha deciso di impegnarsi in prima persona per sostenere attraverso la sua associazione – Spazio MiA MilanoCity – Bee2Bee.

Francesca Corideo si occupa di comunicazione e scrittura creativa a 360°. Mette a disposizione di Bee2Bee competenze digitali e  passione per la costruzione di percorsi di comunicazione volti a sensibilizzare utenti off e online.

Monica De Mattei è titolare di PRC Srl, agenzia di organizzazione di eventi, e si occupa per il progetto Bee2Bee delle relazioni esterne e del coinvolgimento di progetti educativi intorno al mondo dell’apicoltura per le aziende che sostengono la causa.

 

Il sito web è raggiungibile all’indirizzo www.bee2bee.it, mentre le pagine social sono raggiungibili al link www.facebook.com/bee2bee2bee, e www.instagram.com/bee2bee.it.

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CANI BASSOTTI LASCIATI IN STATO DI ABBANDONO A CARMIGNANO - INTERVENTO DELLE GUARDIE ZOOFILE ENPA DI PRATO -

Il fatto risale a domenica 17 novembre quando è stato proceduto al sequestro penale di due esemplari di bassotto tedesco a pelo ruvido, che da tempo erano stabulati in una zona boschiva e isolati dalla presenza dell’uomo.
L’intervento degli agenti del Nucleo Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali ha avuto difficoltà nel rintracciare il proprietario dei cani proprio per la mancanza di un riferimento certo, dato dalla lontananza del luogo di stabulazione degli animali.
Nel giorno 17, imperversava un violento temporale che aveva allagato la gabbia dove erano rinchiusi i due cani, che al momento dell’intervento erano completamente fangosi, privi di un adeguato riparo dalle intemperie e costretti in una gabbia box all’interno di un’area boscata in località Rigoccioli.
Nonostante le numerose telefonate effettuate ad un numero di telefono del presunto proprietario, non fu possibile la comunicazione in quanto veniva sistematicamente spento dall’utente.
Data la forte degradazione ambientale del sito, in area boscata, ove venivano detenuti i suddetti cani, in particolare la gabbia dove erano rinchiusi era in leggera pendenza ed il ruscellamento dell’acqua da monte, dati i continui scrosci di pioggia che avevano invaso l’area con la cuccia risultava che il luogo era completamente fangoso e scivoloso; in ragione di ciò i due cani apparivano completamente bagnati, infreddoliti e fangosi, bisognosi nella immediatezza di essere trasferiti in luogo idoneo. La copertura della gabbia con teli era parziale ed insufficiente a contenere la pioggia tale da creare grave pregiudizio per l’integrità del benessere dei cani
Stante la gravità della situazione, al fine della salvaguardia degli animali, veniva proceduto al sequestro penale di iniziativa della P.G. operante dei due cani e consegnati al Canile Municipale del Calice in custodia giudiziaria, tramite l’S.O.S. Animali di Prato.
Dalla lettura dei microchip è stato successivamente rintracciato il proprietario il quale veniva edotto delle violazioni contestate a suo carico.
Gli atti sono stati trasmessi alla competente Procura della Repubblica di Prato per gli adempimenti ritenuti opportuni nel ravvisare il reato contravvenzionale di cui all’art. 727 del C.P.

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VOTA IL RESTAURO DELLE MONETE DI ELEA/VELIA A CURA DELLA SOPRINTENDENZA E DELL’UNIVERSITA’ DI SALERNO

Un progetto per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archeologico della città di Parmenide

Vota il progetto di restauro delle monete di Elea-Velia sulla piattaforma del concorso ART BONUS www.concorsoartbonus.it . Sarà possibile votare fino alle ore 12.00 del 7 gennaio 2020 (per votare non occorre registrarsi).

L’iniziativa, nata da una stretta collaborazione tra la Soprintendenza ABAP di Salerno-Avellino e il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, costituisce un’assoluta novità, in quanto per la prima volta il mecenatismo privato (la Fondazione Nazionale delle Comunicazioni-FNC, Roma) è intervenuto per restaurare, e in tal modo valorizzare migliaia di monete in preoccupante stato di conservazione, la cui perdita avrebbe cancellato pagine di storia sociale ed economica di una delle più importanti città della Magna Grecia.

Il Concorso si pone i seguenti obiettivi: 

gratificare mecenati e beneficiari che insieme hanno reso possibile il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese;

promuovere l’Art Bonus non solo verso la comunità degli addetti ai lavori, ma anche verso il grande pubblico; 

divulgare in maniera sempre più forte l’Art Bonus come opportunità per cittadini, imprese ed enti non commerciali di dare valore alla cultura identitaria dei loro territori.

Il contest si svilupperà on line con novità sulle modalità di voto rispetto alle edizioni precedenti.
Si potrà infatti votare sia sulla piattaforma www.concorsoartbonus.it che sui canali social di Art Bonus (Facebook e Instagram).

Voto sulla piattaforma: sarà possibile esprimere una sola preferenza per ciascun progetto, all’interno di ogni singola scheda caricata su www.concorsoartbonus.it.  Ogni utente potrà votare più progetti.

Voto sui social: sarà possibile votare i progetti in concorso anche attraverso i canali social di Art Bonus:

la pagina Facebook raggiungibile al link https://www.facebook.com/artbonus14/

l’account Instagram @ArtBonus https://www.instagram.com/art_bonus/

I voti accumulati sui social da ogni singolo progetto fino al giorno della chiusura delle votazioni faranno cumulo con i voti registrati sul sito del Concorso. 

In totale, quindi, ogni persona avrà a disposizione per ciascun progetto 3 voti, uno su ciascuno dei 3 canali di votazione. 

Ulteriori informazioni sul sito web    www.ambientesa.beniculturali.it  info 089 318120 UFFICIO STAMPA Soprintendenza  ABAP di Salerno e Avellino / Funzionario Responsabile Dott. Michele Faiella/ email: sabap-sa.stampa@beniculturali.it   - Per approfondimenti  I luoghi e gli eventi  www.beniculturali.it - Numero verde 800 99 11 99 -  MiBACT  su YoutubeFacebook Twitter.

 

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Malattie genetiche: medici e professionisti a confronto al San Donato

Un convegno per discutere di malattie genetiche e per approfondire le nuove frontiere terapeutiche. L'iniziativa è in programma dalle 9.00 di sabato 13 gennaio presso l'auditorium dell'ospedale San Donato e nasce dall'impegno dell'associazione culturale La Fortezza di Arezzo che, con il sostegno della Fondazione Graziella-Angelo Gori Onlus, ha voluto proporre un momento di incontro aperto all'intera cittadinanza per portare un contributo alla ricerca e allo sviluppo in campo sanitario. "Malattie genetiche rare. Rare… ma non per pochi" è il titolo dell'appuntamento che riunirà medici, professionisti, associazioni e istituzioni su una tematica che interessa migliaia di famiglie aretine e italiane. Tra i relatori, grandi attese ricadono sul professor Santi Tofani che presenterà i positivi frutti di oltre vent'anni di lavoro orientati ad utilizzare la fisica quantistica per affrontare i tumori e le malattie a componente genetica in modo efficiente e senza gli effetti tossici di molti farmaci.

Dopo i saluti istituzionali di Pasquale Livi de La Fortezza, del direttore della Asl Toscana Sud-Est Enrico Desideri e del presidente dell'Ordine dei Medici di Arezzo Lorenzo Droandi, i primi interventi saranno del dottor Marco Martini (direttore della pediatria di Arezzo), del dottor Paolo Prontera (della neonatologia e diagnosi prenatale di Perugia) e del dottor Youssef Hayek (della neuropsichiatria infantile senese). Questi medici affronteranno il tema dell'importanza della diagnosi per l'assistenza e la cura delle malattie rare, focalizzandosi anche sui casi di Arezzo o su particolari patologie. Le conclusioni saranno invece a cura della senatrice Donella Mattesini e della vicepresidente del consiglio regionale Lucia De Robertis.

Tra i relatori, grandi attese ricadono sul professor Santi Tofani che parlerà di "Ricerche di frontiera in genetica medica: risultati e prospettive" e che presenterà i positivi frutti di oltre vent’anni di lavoro orientati ad utilizzare la fisica quantistica per affrontare i tumori e le malattie a componente genetica in modo efficiente e senza gli effetti tossici di molti farmaci. Nato ad Arezzo, questo fisico-medico ha dedicato la sua vita al bioelettromagnetismo, cioè ai benefici che i campi elettromagnetici possono portare alle cellule e alla salute del corpo. Alla base del lavoro di Tofani c'è l’idea di applicare la fisica quantistica ai processi biologici attraverso la nuova disciplina della “biologia atomica”, considerata l’evoluzione della biologia molecolare che è attualmente alla base della ricerca farmacologica. Questo nuovo filone di ricerca consentirebbe un passo in avanti nel migliorare le cure delle malattie a componente genetica, cioè quelle malattie legate a mutazioni genetiche. L'utilizzo della fisica può infatti essere di aiuto in alcuni settori medici come la cura dei tumori dove, nonostante investimenti miliardari, ancora stentano ad arrivare risultati rilevanti e completamente soddisfacenti.

Considerando il potenziale ruolo dei radicali liberi dell’ossigeno nella mutazione di alcuni geni collegati allo sviluppo del cancro, Tofani ha intuito che agendo sugli elettroni con i campi magnetici è possibile influenzare in modo selettivo i processi chiave alla base della stabilità genetica ed arginare la malattia, inibendo ad esempio l'avanzare delle metastasi. Questa possibilità è stata mostrata con numerose prove e sperimentazioni in laboratorio fatte in Italia ed in altri Paesi (tra cui ultimamente la Cina), con un lavoro che ha rilevato come sia possibile ottenere effetti antitumorali senza tossicità su ben cinque importanti tumori umani, evitando le controindicazioni dei farmaci. Tale approccio potrebbe essere previsto e attuato anche con le malattie genetiche rare, e in questa direzione, sono in corso incontri e valutazioni tra Tofani e la Mauro Baschirotto Onlus di Vicenza, i cui fondatori, Anna e Giuseppe Baschirotto, saranno presenti al convegno del San Donato. «Questi risultati - spiega Tofani, - sono così importanti da far sperare in un futuro migliore per la cura di queste tipologie di malattia: conoscere i meccanismi che influenzano le cellule permetterà di dare un’importante svolta all'oncologia e alla genetica».

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Fulco Pratesi: "L' attuale sistema di sviluppo è inaccettabile e suicida"

 Fulco Pratesi, ambientalista, giornalista, illustratore e politico italiano, fondatore e presidente onorario del WWF Italia, intervistato dalla Redazione Pro\Versi, prende posizione a sostegno delle politiche ambientaliste, volte a proporre un’inversione di marcia dell’attuale sistema di sviluppo “inaccettabile e suicida”, che sta causando danni “irreversibili” all’ambiente. Alla domanda se sia favorevole o contrario alla tesi secondo cui l’umanità si sta avviando verso l’estinzione a causa dell’attuale sistema di sviluppo, Fulco Pratesi risponde che “L’ umanità è ‘avviata verso l’estinzione’ non solo per l’attuale sistema di produzione, ma per una politica mondiale che spinge in direzione di un futuro in continua e impossibile crescita infinita […] in un Pianeta i cui limiti sono ormai da tempo superati con danni irreversibili al clima e alla biodiversità”. In riferimento alla tesi opposta, ossia quella che vede nelle politiche proposte dai movimenti ambientalisti un freno alla crescita economica, Pratesi sostiene che tali politiche sono volte a frenare solo “un processo di sviluppo inaccettabile e suicida […] sia per l’esplosione demografica, sia per i consumi di acqua che incentivano futuri conflitti, sia per l’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera […] sia per il consumo di suolo e per il saccheggio delle risorse marine giunte al limite di rottura”. Non ha dubbi, Fulco Pratesi, circa la scientificità dei dati su quali si basano le tesi ambientaliste, poiché l’intera comunità scientifica – salvo alcune eccezioni – diffonde dati che suscitano profonda preoccupazione e vanno “contro un’evoluzione globale che ci sta portando alla rovina”. Né vi sono dubbi sul fatto che le accuse di fornire dati non scientificamente plausibili rivolte ai movimenti ambientalisti “provengano da gruppi di interesse legate ai grandi guadagni legati all’attuale sistema di produzione e consumi”. In risposta a quanti sostengono che i movimenti ambientalisti mettano in secondo piano problemi quali la povertà e la denutrizione, in accordo con quanto affermato da papa Francesco nell’enciclica "Laudato sì", Fulco Pratesi ritiene che “la povertà e la denutrizione sono causate da uno sviluppo economico avido, egoista e senza freni, ai danni delle popolazioni più povere ed affamate”. “Risulta chiaro come il movimento ambientalista chieda un cambiamento di rotta e di stili di vita urgente e indifferibile non tanto “mettendo l’uomo in secondo piano” ma assicurando a tutti un ambiente di vita legato ai ritmi e alle esigenze della natura”.

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In vigore il Regolamento Europeo sulla nuova etichettatura degli alimenti

In vigore il Regolamento Europeo sulla nuova etichettatura degli alimenti Con l’entrata in vigore del Regolamento europeo n. 1169/2011, vengono definite importanti novità per la normativa sull’etichettatura degli alimenti. Le aziende dell’Industria Agroalimentare, trascorso un periodo di transizione di 3 anni, dovranno quindi adeguarsi alle nuove regole a favore dei consumatori europei, che adesso poranno effettuare scelte in modo consapevole al momento dell’acquisto degli alimenti.
Il Regolamento stabilisce che le etichette degli alimenti dovranno contenere obbligatoriamente indicazioni chiaramente leggibili relative a:
- la denominazione;
- l’elenco degli ingredienti;
- le sostanze che provocano allergie o intolleranze (arachidi, latte, senape, pesce, cereali contenenti glutine, ecc.);
- la quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti;
- la quantità netta dell’alimento;
- il termine minimo di conservazione o la data di scadenza;
- le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego;
- il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore o dell’importatore;
- il paese d’origine o il luogo di provenienza per taluni tipi di carne, il latte o quando la sua omissione potrebbe indurre il consumatore in errore;
- le istruzioni per l’uso, per i casi in cui la loro omissione renderebbe difficile un uso adeguato dell’alimento;
- per le bevande che contengono più di 1,2 % di alcol in volume, il titolo alcolometrico volumico effettivo;
- una dichiarazione nutrizionale.
La disposizione in merito agli allergeni sarà obbligatoria a partire dal 13 dicembre, essi dovranno essere sempre evidenziati nella lista degli ingredienti, riportati sia in grassetto, sia in colore o sottolineati. A partire da tale data, anche i ristoranti e le mense sono tenuti a pubblicare tutte le informazioni sugli allergeni, permettendo così ai consumatori con allergie di tutta l’Europa di mangiare escludendo con certezza qualsiasi ripercussione negativa sulla propria salute.

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GiveBack! E’ il momento di sostenere il Pianeta.

Giveback, l'ultima puntata della stagione

 


Programma live dedicato alle buone pratiche di salvaguardia del Pianeta. Il titolo è un invito a prestare attenzione ai temi ambientali anche in un momento di crisi come questo, ricordandosi di quanto le risorse del Pianeta abbiano contribuito al nostro benessere. Ogni settimana esperti, studenti e docenti si confrontano su un tema specifico, lanciando il loro GiveBack!

Autore e curatore: Beatrice Benocci
Redazione: Carolina Trotta, Arianna Casaburi, Ludovica Ferraro, Sara Inverso, Roberto Altavilla

il programma è realizzato da unis@und web radio dell'università di Salerno

Unisound webradio Salerno

Live: il mercoledì alle ore 11.00
Replica: il venerdì alle 15.00
podcast: iunisa.unisa.it

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Stanno per tornare i gruccioni Attraverseranno il Sahara e il Mediterraneo per allevare i piccoli

Il ritorno dei GruccioniA maggio, come ogni anno, i gruccioni torneranno dall’Africa subsahariana e dopo un viaggio di migliaia di chilometri si stabiliranno in Italia, dove faranno i nidi e alleveranno i piccoli, passano l’estate da noi, in luoghi un po’ più freschi di quelli africani.

I gruccioni sono degli uccelli poco più piccoli dei piccioni, dai colori appariscenti e per questo facilmente distinguibili. Hanno un’apertura alare di circa quaranta centimetri, un volo molto acrobatico e vivono in comunità abbastanza estese. Sono animali gregari, fanno i nidi in colonie, scavando spesso cunicoli nei banchi di sabbia o nelle sponde dei fiumi. Il nido è costituito da un profondo budello di qualche metro, fino a 4-5 metri, leggermente inclinato verso l’interno, dove la femmina depone le uova, che sono di forma sferica. Entrambi i sessi si occupano della cova, che dura circa 20 giorni.

I gruccioni sono facilmente osservabili mentre, con volo planato, cacciano gli insetti di cui si nutrono, o mentre riposano sui rami in gruppi familiari, l’uno appollaiato vicino agli altri. Sono forse tra gli uccelli più belli tra quelli che popolano le nostre campagne nella stagione calda. Una comunità è presente anche nel parco del Treja.

Si possono fotografare con relativa facilità, se non si reca disturbo e si ha un buon teleobiettivo.

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