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Sconfiggere il Covid, la quinta opzione.

Dopo due anni di pandemia la situazione relativa ai contagi di Covid19 è sempre critica, nonostante il supporto dei vaccini i contagi continuano a salire e le numerose varianti che si aggiungono ad un ritmo crescente non fanno che peggiorare un quadro sempre più preoccupante, l’Organizzazione mondiale della sanità è stata chiara: “Non usciremo dalla pandemia a breve e dobbiamo arrivare a limitare la circolazione del coronavirus, i vaccini da soli non bastano”.

Il dubbio sempre crescente é che si stanno tralasciando azioni importanti; il portale del Ministero della salute parlando della modalità di trasmissione del virus, precisa che:"SARS-CoV 2 viene trasmesso principalmente tramite droplet e aerosol da una persona infetta quando starnutisce, tossisce, parla o respira e si trova in prossimità di altre persone.”  proprio l’OMS ha di recente indicato una quinta via che si somma a vaccini, lavaggio delle mani, distanziamento, mascherine, una soluzione che sembra l’uovo di colombo e che è rappresentata dalla ventilazione degli ambienti e più in particolare dalla sanificazione dell’aria che respiriamo.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un proliferare di sistemi di purificazione dell'aria di varia efficacia, per saperne di più abbiamo intervistato “Carlo Mancuso” il CEO della società I.T.Svil che ha realizzato un sistema di sanificazione dell’aria che promettere di essere una delle armi vincenti per sconfiggere la propagazione di qualsiasi forma di virus della famiglia COVID indipendentemente dalla variante; siamo stati accolti nella sede di Salerno per visitare i laboratori dove si progetta e testa il dispositivo che, cosa molto interessante, è stato realizzato con stampanti 3D utilizzando tra l’altro materie plastiche riciclabili.

“Abbiamo scelto la stampa 3d che ci consente una flessibilità non raggiungibile con altri sistemi che definiamo tradizionali. Lo studio sul sistema di sanificazione Pothos in verità è cominciato almeno un anno prima della pandemia, l’idea è partita dalla richiesta sempre più pressante di avere luoghi di lavoro dove è possibile soggiornare per molte ore al giorno in totale tranquillità senza preoccuparsi della qualità dell’aria. Anche chi vive o lavora al centro di una grande città, deve sentirsi al sicuro indipendentemente dall’inquinamento dovuto ad esempio ai gas di scarico delle autovetture; in oltre tre anni di sviluppo il sistema si è evoluto, è diventato un vero e proprio ecosistema, dispositivi ricchi di sensori che comunicano tra di loro per ottimizzare le prestazioni e suggerire soluzioni. Il dispositivo Pothos oggi è in grado di contrastare l’azione nociva delle sostanze inquinanti presenti nell’aria che respiriamo, eliminando vari microrganismi con un alto tasso di efficacia che sfiora il 100%. Per il nostro dispositivo abbiamo scelto la tecnologia di sanificazione dei led UV-C, che  le massime autorità sanitarie di tutto il mondo definiscono il più efficace.

Non è facile sintetizzare in poche parole tutta la tecnologia che abbiamo messo in questo dispositivo, ogni componente è stato studiato e migliorato per offrire la massima efficacia e il contenimento dei costi; abbiamo testato Pothos negli uffici, nelle scuole, nelle sale d’attesa di laboratori medici ottenendo risultati davvero entusiasmanti per questo speriamo che il nostro lavoro possa contribuire in maniera significativa a sconfiggere la pandemia in tempi rapidi."

 

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Perdita dei capelli: è allarme tra le ragazze soprattutto le giovanissime

Chi lo ha detto che la perdita dei capelli riguardi solo l’universo maschile? Niente di più falso, soprattutto negli ultimi anni, in cui stiamo assistendo a un preoccupante cambio di paradigma che vede coinvolto anche il mondo femminile. Quello delle adolescenti in primis, con numeri in costante crescita, sebbene il marketing dell’industria del capello continui a rivolgere le proprie attenzioni prevalentemente a quello maschile.
Spesso sono i genitori a notare l’evidente perdita dei capelli nelle proprie figlie che impreparate culturalmente ad affrontare la problematica, tendono a sottostimarla, a nasconderla o, addirittura, a negarla. Le cause di questa inaspettata impennata sono molteplici. Si va da questioni legate ai cambiamenti ormonali fino a quelle alimentari, senza dimenticare quelle emotive e psicologiche innescate dalla pandemia che, secondo l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza del Dipartimento delle politiche della famiglia, hanno mutato fortemente gli equilibri e le routine degli adolescenti, resi invisibili, “silenziati” e costretti a crescere nella costante incertezza del futuro.
«Nella mia esperienza professionale – spiega il dottor Angelo Labrozzi, farmacista, collaboratore con l’Università di Chieti ed esperto nello studio della caduta dei capelli - sono sempre più frequenti le giovanissime con problemi di indebolimento dei capelli dovuto in parte ad un’alimentazione poco equilibrata e, in parte, a cause stresso gene legate al mondo adolescenziale».
Dello stesso avviso è la dottoressa Rossana Putignano, psicologa clinica, psicoterapeuta psicoanalitica, psicoterapeuta cognitivo comportamentale in formazione: «É evidente, laddove la causa non sia androgenetica, che l'origine della caduta dei capelli spesso possa essere lo stress subito in particolari periodi della nostra vita. L'adolescenza è un’ esperienza molto traumatica nella vita di un individuo. In questa fase inizia l’attenzione
verso il proprio corpo, specie dei capelli, visti come "cornice"; da curare insieme ai primi trucchi su volti a metà tra la bambina e la giovane donna. Ora immaginiamo una adolescente con alopecia o con una grave forma di perdita di capelli o peggio, una ragazzina sottoposta a chemioterapia, come possa sentirsi senza la sua "cornice"; che fa da surrogato a una identità ancora in formazione: si ha la sensazione di essere 'diverse',
osservate, al centro dell'attenzione in un periodo che oscilla tra la timidezza e la voglia di emergere».
Senza dubbio, un’esperienza del genere, può essere critica perché a peggiorare la situazione c’è la mancanza di fiducia nelle cure per risolvere il problema. «Ciò spesso determina ritrosia oppure addirittura la voglia di non curarsi - spiega Labrozzi, ideatore del Metodo di Nardo incentrato sulla caduta dei capelli – quando invece molto spesso basterebbe una buona alimentazione e, in alcuni casi, una buona integrazione nutraceutica». Dunque, niente panico e niente “fai da te”. Al contrario, occorre affidarsi a un esperto, migliorare e soprattutto variare la propria alimentazione. Se necessario si può prevedere l’assunzione di integratori. Sul mercato ce ne sono diversi.
«Questi prodotti però hanno un problema comune, quello della formulazione. Molte persone pensano che più sono le sostanze contenute in un integratore e maggiore sarà la sua efficacia. In realtà è esattamente il contrario. Come fanno le grandi industrie a inserire tutte quelle sostanze? Riducono il dosaggio di ogni ingrediente. Tuttavia, quando questo è più basso, non permette di raggiungere il quantitativo ottimale necessario per avere
l’effetto desiderato. Quindi, l’idea che più componenti ci sono in un integratore, più questo è concentrato è un mito da sfatare. Anzi, meno sostanze compongono l’integratore, più questo sarà concentrato e utile», ribadisce Labrozzi.
Il consiglio dell’esperto è quello di assumere vitamine del gruppo B, zinco, selenio, metionina, ferro, cisteina e vitamina C. A tavola, invece, «esistono 3 alimenti che mantengono in salute i nostri capelli: il salmone, importante fonte di Omega 3, le uova, che contengono ferro e molte vitamine del gruppo B e la frutta, sia secca sia fresca, meglio se di stagione, come arance e kiwi, ricchi di vitamina C poiché rallentano l’invecchiamento del
bulbo e la caduta dei capelli».
Ma non bisogna trascurare la cura dei capelli giornaliera, partendo dagli strumenti che utilizziamo di più: la spazzola e il pettine. Ogni tipologia di capello ne richiede uno specifico.. Il consiglio di Labrozzi è di bandire pettini in plastica perché elettrizzano il capello, preferendo quelli in legno. I capelli, inoltre, andrebbero pettinati e spazzolati non solo sulle lunghezze, ma partendo dal cuoio, in modo da esercitare un massaggio che attivi la circolazione e rimuova pelle secca e sebo. Attenzione anche al lavaggio: evitare prodotti aggressivi per chi ha i capelli grassi e prodotti corposi per chi li ha sottili. I capelli vanno lavati con acqua tiepida, preferendola fredda per l’ultimo lavaggio, così da stimolare la microcircolazione, favorendone una crescita veloce.
Evitare inoltre di raccogliere i capelli in code e trecce, perché a causa della trazione sulle radici le indeboliscono e possono spezzare i fusti; abolire le extension perché creano un peso eccessivo sulle radici; ridurre le colorazioni o decolorazioni; non utilizzare i cappelli nei luoghi al chiuso e prediligerli, al contrario, quando le temperature sono molto rigide, eliminare tassativamente il fumo poiché determina degli spasmi capillari per via di una inadeguata circolazione sanguigna; regolare il ciclo del sonno.

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Migliorarsi, arriva “La convinzione è essenziale”

Le credenze, o convinzioni, fanno da filtro alla nostra percezione del mondo. Una convinzione non è altro che un senso di assoluta certezza riguardo qualcosa.

Per questo è intitolato “La convinzione è essenziale” di Gianni Lardera,  una “saggio benessere” indirizzato a tutte le persone che desiderano migliorare se stesse, la loro vita e puntare ad una sana crescita personale.

Il saggio “La convinzione è essenziale” ha la capacità di far sentire meglio chi lo legge, ed una forza propria che parte non solo dagli argomenti trattati, ma anche dallo stile di scrittura utilizzato: l’autore non è infatti un guru, dà del tu e si rivolge al lettore come un autore-amico, in tono amichevole, con uno stile semplice ed un testo scorrevole.

Gli argomenti, trattati in modo lineare e comprensibile, si dipanano in maniera logica così che chi legge possa partire dal principio e apprendere ciò su cui punta l’autore poco alla volta, assimilandolo.

Il tono leggero fa sì che non ci sia alcuno sforzo per andare avanti nella lettura e gli esempi tratti dalla vita quotidiana e le esperienze dell’autore alimentano la comprensione del libro, non essendo fine a loro stesse. Anche i consigli e gli esercizi presenti, sono ideati come fossero una “tabella di allenamento”, facile da seguire per chi legge.

“La convinzione è essenziale” non è un libro “curativo” ma sicuramente ha la capacità di far sentir meglio chi lo legge e risulta imperdibile per imparare  a migliorare il rapporto con se stessi.

Lo si può trovare in ebook e audiobook edito da Youcanprint alla pagina http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/la-convinzione-essenziale-9788892624948.html

 

Per approfondimenti sull’autore visitare il sito internet www.gianniladera.it.

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