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Evasione Fiscale: Ecco Come i Comuni Spiano i Cittadini con un Software per Scovare gli Evasori Fiscali

Evasione Fiscale: Ecco Come i Comuni Spiano i Cittadini con un Software per Scovare gli Evasori FiscaliRoma, 1 febbraio 2016 - È stato svelato in questi giorni il software che permette agli enti locali ed ai Comuni di "spiare" i cittadini e conoscere all'istante tutte le loro proprietà, redditi dichiarati e versamenti fiscali per confrontarli e scovare gli eventuali redditi nascosti. In base alle normative in vigore infatti l'Agenzia delle Entrate condivide con i Comuni tutti i dati dei versamenti fiscali come F24 Tares/Tari, Ici/Imu, Tasi ed Iscop, i riepiloghi contabili dei versamenti di addizionale comunale all'Irpef, i dati dei contratti di energia elettrica e gas, i dati dei contratti di locazione e delle dichiarazioni di successione, i bonifici bancari per interventi di recupero del patrimonio edilizio e le dichiarazioni dei redditi ((Unico, 730, 760, 770, etc). Dopo la fusione con l'Agenzia del Territorio ora l'Agenzia delle Entrate condivide anche le cartografie catastali, le attività del comma 335 e 336, gli accatastamenti e le variazioni, i docfa, l'intero catasto urbano e terreni, la lista dei fabbricati fantasma rilevati nel 2011, l'archivio nazionale civici e strade (ancs), gli atti telematici pregeo, la consistenza della banca dati comunale catastale, le ispezioni ipotecarie. I Big Data della P.A., cioè i dati relativi alla pubblica amministrazione, sono fondamentali per la pubblica amministrazione, sono enormi per varietà e volume ma devono essere “aperti” e “leggibili”, e diventa necessario sfruttare tutta questa enorme quantità di informazioni per migliorare i servizi tra le stesse P.A. ed i servizi rivolti ai cittadini ed alle imprese. Ma non basta rendere pubbliche le informazioni: fornire troppi dati, disomogenei e dispersi significa, di fatto, non averne reso pubblico nessuno, risultando difficili da interpretare e consultare. Per questo gli Enti Locali per risolvere questi problemi stanno adottando un software, denominato LoginPa (www.loginpa.it), che permette di consultare facilmente tutta l'enorme marea di dati della P.A. relativi a cittadini e contribuenti con una velocità di consultazione impressionante e costi per gli Enti Locali estremamente accessibili. I Comuni ad esempio, con la semplicità di Google Maps e Street View, con un click sul tetto di un immobile riescono a vedere chi vi abita ed a cascata ricevere una serie di dati georeferenziati sia dell'immobile che dell'intero nucleo familiare, riuscendo a scoprire i loro redditi, situazione patrimoniale, tasse pagate e scoprire così eventualmente redditi nascosti e tasse non pagate. Matteo Mauri, amministratore di Microservice, la Startup che ha ideato il software LoginPa, ponendosi ai vertici dell'innovazione digitale del nostro paese, dichiara: "Realizzare LoginPa per sfruttare e leggere i Big Data per la Pubblica Amministrazione è stato possibile grazie a delle sofisticate tecnologie che ci hanno permesso di leggere ed unificare i dati di diverse banche dati e grazie all'hardware ed all'infrastruttura di Google Cloud Platform riusciamo ad avere un sistema robusto e veloce, senza precedenti, in modo da poterlo condividere con migliaia di Comuni senza generare ulteriori costi di informatica per l'Ente". "Ed è solo l'inizio" prosegue ancora l'Amministratore "abbiamo avviato collaborazioni con Master Universitari per creare un team sempre più ampio di Data Scientist per soddisfare l'esigenza di fare buon uso dei dati e far prendere le migliori decisioni alle Amministrazioni". "Raggiungere questo risultato è stato possibile anche grazie alla sinergia di tutte le aziende del gruppo che hanno contribuito con personale specializzato all'analisi ed alla realizzazione del sistema LoginPa" conclude Mauri. Se fino ad oggi abbiamo sentito tanto parlare di Big Data, LoginPa è il primo innovativo e potente strumento in grado di sfruttarne a pieno tutte le enormi potenzialità. ### Per interviste e contatti: www.loginpa.it

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Google cambia le regole della privacy

Google e privacy: le nuove regoleDopo la nuova legge sulla Cookie Policy, Google ha raggruppato in un'unica pagina la gestione della sicurezza di tutti i propri dati personali.

Come saprai il colosso di Mountain View, al pari degli altri Big del settore, offre ai propri utenti una serie di servizi completamente gratuiti: caselle e-mail, mappe, video, e ora anche spazio illimitato per l'archiviazione delle proprie foto e video. Ma se per te è tutto gratis, qualcuno dovrà pur pagare. E sto parlando ovviamente degli inserzionisti pubblicitari, che sborsano fior di quattrini per farti vedere esattamente ciò che potrebbe interessarti. E Google sa ciò che ti piace tramite la profilazione ai fini pubblicitari che viene creata automaticamente nel momento in cui cerchi una parola sul motore di ricerca, un video su YouTube o quando utilizzi un qualsiasi altro servizio appartenente all'universo di Big G.

Con l'entrata in vigore ieri della nuova legge relativa alla gestione dei cookies, Google ha deciso di unificare alla pagina myaccount.google.com la gestione della sicurezza di tutti i propri dati personali, al fine di dare la possibilità all'utente in modo semplice e chiaro di proteggere la propria privacy.

La pagina è divisa in tre sezioni: Accesso e sicurezza, Informazioni personali e privacy e Preferenze account. In pochi click è possibile visualizzare tutti i dispositivi (e App) collegati al tuo account, con la possibilità di scollegarli se non sono più in tuo possesso o non vengono più utilizzati.

Nella sezione Cronologia account contenuta in Informazioni personali e privacy è possibilie attivare o disattivare lo storico delle proprie richieste al motore di ricerca, alle mappe e a YouTube. Ovviamente Google specifica che mantenendo attiva la cronologia potrà offrirti un servizio migliore, ma perlomeno se non lo desideri, ti viene data la possibilità di scegliere. E in questo caso le pubblicità che visualizzerai saranno casuali, e non più targettizate sulle tue ricerche passate.

Un'ultima novità presentata da Google è la pagina privacy.google.com , che presenta una serie di domande e risposte su come vengano gestiti i dati degli utenti, come ad essempio "Quali dati vengono raccolti da Google?" o "Google vende le mie informazioni personali?" con a seguire risposte esaustive e link a pagine più dettagliate.

Siamo sicuri che questo sia solo l'inizio dei cambiamenti effettuati dai gestori per garantire una maggiore privacy e trasparenza ai propri utenti, e presto vedremo altri importanti cambiamenti a favore dei consumatori.

E tu che ne pensi?

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Il mercato globale dell’e-commerce B2B raggiungerà quota 6.700 miliardi di dollari entro il 2020

Il mercato dell'e.commerceMILANO – 6 maggio 2015 – La vendita al dettaglio online business-to-business (B2B) ha assistito a una forte crescita dovuta alla rapida migrazione di produttori e grossisti dai sistemi legacy a piattaforme open e online. Poiché i sistemi legacy prevedono lo scambio di dati per via elettronica, che è costoso e ingombrante da gestire, i modelli B2B continueranno a muoversi verso piattaforme online che consentono ad acquirenti e venditori di tutto il mondo di effettuare transazioni di beni e servizi con facilità. Di fatto, si prevede che il mercato delle vendite al dettaglio online B2B raggiungerà il doppio delle dimensioni del mercato delle vendite online B2C (business-to-consumer), producendo entrate per 6.700 miliardi di dollari entro il 2020.
Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Future of B2B Online Retailing”, rivela che le vendite online B2B rappresenteranno quasi il 27% del commercio totale dell'industria manifatturiera, che probabilmente raggiungerà quota 25.000 miliardi di dollari entro il 2020. Geograficamente, la Cina e gli Stati Uniti guideranno il mercato della vendita al dettaglio online B2B. Si prevede che quest’ultimo raddoppierà le entrate fino a raggiungere quota 1,2 miliardi di dollari entro il 2020.
Per accedere gratuitamente a maggiori informazioni su questa ricerca, si prega di visitare: http://corpcom.frost.com/forms/EU_PR_AZanchi_MA4E-MT_22Apr15

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