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Come scoprire se il nostro router è stato infettato

Può capitare di notare dei rallentamenti o degli annunci nella connessione di casa, ecco allora come controllare il nostro router e come difenderlo dagli hacker.

Il router di casa è uno dei dispositivi meno protetti da parte degli utenti. Spesso i consumatori si limitano a usare le password impostate di default dal produttore e non aggiornano mai il dispositivo esponendo la connessione alle varie minacce degli hacker. Ecco, allora, come scoprire se il modem è stato infettato da un cyber criminale.

La maggior parte degli attacchi hacker ai router avviene a livello di server DNS. In questo modo quando tentiamo di connetterci a un determinato sito web il server DNS dannoso impostato dal cyber criminale ci collegherà automaticamente al sito di una campagna phishing. In questo modo potremo essere raggirati da una truffa, oppure ingannati da una tecnica di ingegneria sociale, o più semplicemente imbatterci in un virus informatico. Accorgersi di questi attacchi in corso non è semplice. Uno dei primi segnali è dato dalla lentezza di caricamento delle pagine. Nonostante la connessione sia buona, infatti, le pagine phishing impiegano un po’ più tempo del dovuto per caricarsi completamente.

Assenza di crittografia
Un altro dei piccoli segnali da individuare per accorgersi che qualcosa nel nostro router non va per il verso giusto è l’assenza della crittografia. Se non vediamo mai dei siti HTTPS, ovvero sicuri e protetti, può significare che stiamo subendo un attacco alla nostra connessione di casa.

Attenzione agli annunci
Se improvvisamente iniziamo a notare con maggiore frequenza degli annunci pubblicitari nelle nostre ricerche sul web o all’interno dei siti è possibile che abbiamo subito una manomissione del nostro router da parte di un hacker. Se, per fare un esempio, notiamo degli annunci pornografici all’interno di siti ufficiali, come Il Corriere della Sera o su Facebook, significa che il router è infettato.

Come agire
Se sul modem notiamo una delle problematiche sopra elencate dobbiamo agire per fermare l’infezione. Per prima cosa accediamo alla pagina d’amministrazione del router e verifichiamo i DNS. Se vicino alla voce DNS notiamo l’opzione “Manuale” significa che un hacker ha modificato le impostazioni del sistema. Per impostazione predefinita infatti il DNS è settato su “Automatico”. Gli esperti di sicurezza informatica consigliano di controllare occasionalmente questa impostazione per verificare se il router è stato compromesso o meno. Cosa fare se è stato inserito un server DNS dannoso? Semplice, basta cancellare tutte le impostazioni del router ed eseguire un reset alle impostazioni di fabbrica per eliminare ogni infezione.

Come migliorare la sicurezza del nostro router
Per evitare che un hacker possa accedere in maniera troppo semplice al nostro router ci sono una serie di azioni da compiere. Per prima cosa installiamo tutti gli aggiornamenti del firmware presenti. Va detto che la maggior parte dei produttori rilascia costantemente delle nuove versioni che possono ovviare a vecchie vulnerabilità. In secondo luogo dobbiamo disabilitare l’accesso da remoto alle pagine di amministrazione del router. Modifichiamo inoltre le credenziali d’accesso e la password presenti sulla pagina d’amministrazione. Queste solitamente sono uguali su tutti i router, e questo significa che a un hacker basta scoprire il codice usato da un produttore per colpire migliaia di utenti.

A.Arrigoni

 

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I Giorni dell’Italia a Sozopol

L'Italia, Salerno e le eccellenze del made in Italy saranno protagonisti dal 16 al 19 giugno in Bulgaria all'evento culturale “I Giorni dell’Italia a Sozopol”.
La manifestazione è organizzata da Confindustria Bulgaria, in collaborazione con il Comune di Sozopol l'ambasciata d'Italia a Sofia, l'Istituto Italiano di Cultura, la Fondazione Soleil e con la partecipazione di Confindustria Alberghi.

A rappresentare la città di Salerno il presidente della provincia Giuseppe Canfora e la società di informatica I.T.Svil che, in collaborazione con la Pluservice, grazie all'innovativa app multipiattaforma MyCicero, si occuperà di informare turisti e cittadini bulgari su tutte le iniziative legate alla manifestazione.
I.T.Svil, che è anche partner dell'evento, presenterà, in esclusiva, innovative soluzioni tecnologiche appositamente pensare per il turismo.

Sozopol è una delle principali località turistiche balneari della costa del Mar Nero, la manifestazione rientra nell’ambito del Festival Italiano in Bulgaria, la tradizionale rassegna di eventi dedicati all’Italia ed alla sua straordinaria offerta culturale ed imprenditoriale che ogni anno si svolge nei mesi di maggio e giugno a Sofia ed in altre città del Paese, giunto quest’anno alla quattordicesima edizione.

Turismo, tempo libero, ristorazione, cultura, sono solo alcuni dei settori rappresentati nei vari eventi che si svolgeranno nella località sul Mar Nero, in diverse location messe a disposizione dal Comune e dislocati lungo tutto il centro cittadino.

Il programma de “I Giorni dell’Italia a Sozopol” prevede, inoltre, un forum dedicato al tema del turismo, che si terrà nella giornata di lunedì 19 giugno, intitolato  “Nuove strategie per sviluppare una destinazione turistica di successo”.

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Social Network, strumenti utili o “valvola di sfogo per gli imbecilli”?

La piattaforma di dibattito pubblico di Proversi.it pubblica oggi un testo di approfondimento sui social network, un argomento di grande attualità. Nei primi dodici anni di vita di Facebook, da febbraio 2004 a luglio 2016, lo stato dell’arte di quella porzione dell’universo virtuale che identifichiamo generalmente come mondo dei social network ha subìto profonde mutazioni.

A un primo livello di analisi, ciò che si può constatare è l’intensa proliferazione di piattaforme social tra loro anche molto diversificate. Forse non altrettanto chiaro è come si sia giunti ai livelli di pervasività toccati dai social network in così poco tempo.

Non tutti si sono mostrati favorevoli alle conseguenze che sono scaturite dalla diffusione dei social network.

Alla luce della capillarità raggiunta, e per via delle trappole e dei rischi insiti in un loro uso non appropriato, alcuni studiosi si sono dichiarati scettici sull’effettivo potenziale positivo di queste piattaforme.

“Molte persone usano i social network non per unire e per ampliare i propri orizzonti, ma piuttosto, per bloccarli in quelle che chiamo zone di comfort, dove l’unico suono che sentono è l’eco della propria voce, dove tutto quello che vedono sono i riflessi del proprio volto. Le reti sono molto utili, danno servizi molto piacevoli, però sono una trappola”, ha scritto a riguardo il filosofo Zygmunt Bauman.

Ancor più critico Umberto Eco, secondo il quale i social media rappresenterebbero una valvola di sfogo per gli “imbecilli” e un terreno fertile per la prolificazione delle bufale.

A difesa del valore mediatico dei social network si schierano, invece, Gianluca Nicoletti e Juan Carlos De Martin.

Sulla cattiva e fuorviante informazione di cui è accusato Facebook, vengono invece messe a confronto le opinioni di Mark Zuckerberg, uno dei fondatori del colosso di Menlo Park, e di Edward Snowden, informatico e attivista statunitense.

Per approfondimenti si può leggere la discussione all’idnrizzo www.proversi.it/discussioni/pro-contro/135-social-network,  seguire la Pagina Facebook www.facebook.com/iproversiProfilo, ed il profilo Twitter www.twitter.com/iproversi.

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