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Parapendio rosa, nuovo record del mondo di distanza libera per la friulana Nicole Fedele

parapendioNicole Fedele pilota di Gemona del Friuli ha consolidato il record del mondo femminile di distanza libera percorrendo 401 chilometri. Il precedente record, 381 km, le apparteneva dal 2013. Teatro dell'impresa, oggi come due anni or sono, il nord est del Brasile, assunto a paradiso del volo libero, visto che lo scorso mese tre piloti brasiliani, Frank Thoma Brown, Marcelo Prieto e Donizete Baldessar Lemos hanno volato per 514 km, nuovo record mondiale maschile. La trentenne originaria di Ovaro, paesino vicino al monte Zoncolan, professione traduttrice, si è librata in cielo per nove ore e 21 minuti. Il decollo è avvenuto verso le ore 10 da un pendio su una collina di circa 450 metri nei pressi di Quixadà, cittadina dello stato Cearà a circa 170 chilometri da Fortaleza.

Durante il volo gli strumenti in dotazione alla pilota, il GPS principalmente, hanno registrato una quota massima di 3054 metri ed una velocità media poco sotto i 45 km/h. Dapprima Nicole Fedele ha sorvolato una vasta zona pianeggiante dalla quale si ergono bassi rilievi, sfiorando piccoli centri, quali Custodio e Madalena. Poi lungo la rotta alture più consistenti si sono alternate a nuove pianure ed agglomerati quali Pedroli, Caldeirao e Piripiri, fino al punto nel quale ha infine toccato terra oltre Barras, nel bel mezzo dell'ennesima pianura tra una ciurma di bimbi festanti. Nicole Fedele si innamorò del volo in parapendio nel 2002, per poi coltivare la nuova e folgorante passione fino a vincere la Coppa del Mondo ed il titolo europeo nel 2012 e detenere otto record mondiali.

Nel frattempo un'altra squadra di sette piloti italiani è impegnata a Tacima, paesino dell'entroterra dello stato di Paraìba, nell'intento di battere il record mondiale maschile, stabilito lo scorso mese nella medesima zona. La spedizione si è assegnata il nome benaugurale "Project +500" ed è composta dai trentini Moreno Parmesan e Eric Galas, da Luigi Grandi, Giulio Michelin, Paolo Grigoletto di Vicenza, da Lorenzo Zamprogno e Claudio Mancino di Treviso. Fino ad oggi non si sono registrate performances di rilievo. I voli sono avvenuti in condizioni non favorevoli tra coperture nuvolose negli alti strati e forti venti, fino a 45 km/h, con decolli rocamboleschi puntualmente documentati dai filmati sulla pagina facebook di "Project + 500".

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Teatro Nuovo di Napoli Napucalisse di e con Mimmo Borrelli. Mercoledì 11 novembre 2015,

Napucalisse di e con Mimmo BorrelliPrenderà il via mercoledì 11 novembre 2015, alle ore 21.00, la stagione teatrale 2015/2016 del Teatro Nuovo di Napoli, ospitando lo spettacolo Napucalisse, oratorio in lettura di e con Mimmo Borrelli, sul palcoscenico partenopeo fino a domenica 15 novembre, in collaborazione con 30ennale Sala Assoli.

Musicato da Borrelli in collaborazione con il polistrumentista Antonello Della Ragione, che esegue le musiche dal vivo, Napucalisse racconta di un vecchio Pulcinella che incontra un Vesuvio ridestatosi dal sonno, e un Camorrista della peggior specie.

L’autore-attore, in scena, interpreta ed espone la storia dell’amato e odiato Vesuvio, creatore di vita ed esecutore di giustizia, quella spietata che Dio stesso non può concepire poiché, inevitabilmente, coinvolge anche gli innocenti. Il Vesuvio è “doppio” e, secondo un’antica leggenda locale, la sua “terrificazione” è Lucifero, l’angelo cacciato da Dio e sprofondato sulla terra.

“Il Vesuvio - così in una nota di Mimmo Borrelli - è un vulcano dormiente, che sogna nel pericolo costante, ma destinato periodicamente svegliarsi. Dorme e veglia, prepara la veglia, prepara le casse di un funerale già programmato in tutti particolari, ma con l’ipocrisia della fertilità, della bellezza apparente della superficie dei paesaggi dell’abbondanza. Il Vesuvio è il doppio, come in teatro la sua visione è moltiplicata dai vettori sensoriali di chi lo interpreta e da chi lo ascolta. Il Vesuvio quando dorme accumula, accumula collera, violenza, indignazione, esplosione di morte che rinasce nella fertilità della terra e della vita. Il Vesuvio è il vulcano di Napoli. Il Vesuvio è Napoli”.

Destato da un vecchio saggio, ironico ed estroverso, simile a un Pulcinella senza maschera, il Vesuvio/Lucifero è Napoli stessa, terra nata dal fuoco e dal diavolo. Solo dinanzi all’innocenza, il vulcano, momentaneamente, si placa, allietato dal vecchio artista di strada con “un’Apocalisse divertente”: il matrimonio di quartiere partenopeo. Ecco poi l’amaro, l’assassino, il killer assoldato dalla camorra, che dell’innocenza ha perso l’amore, spietato manifesto di una Napoli feroce che più non confida in un futuro.

Dinanzi ad una minimale scenografia, Mimmo Borrelli, a petto e piedi nudi, traccia e dà vita ad una sorprendente comunanza tra il vulcano e l’uomo napoletano. Anche quest’ultimo si rivela creatore generoso e partecipe, ma, al tempo stesso, portatore di un’incredibile capacità autolesionista e distruttiva.

Poi, il Vesuvio, massa di suoni nella sua incandescente polimorfia, continua a eruttare, avanzando nel canto e gettando a terra una lava di piaghe e di magnificenze partenopee.

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Colloqui di Salerno 2015 I sessione - Settimana kantoriana - incontri, masterclass, proiezioni e spettacoli

Colloqui di Salerno 2015 I sessione - Settimana kantoriana - incontri, masterclass, proiezioni e spettacoliSi è tenuta questa mattina a Salerno, nella Sala del Gonfalone di palazzo di città, la conferenza stampa di presentazione del progetto dei Colloqui di Salerno, ideato da Francesco G. Forte (edizioni oèdipus) e Vincenzo Esposito, (cattedra di Antropologia culturale della Facoltà di Filosofia di Salerno), che mira a diventare un appuntamento annuale e trae origine da una doppia vocazione: informazione e formazione.
Il tema di questa edizione - Grandi memorie - unisce, in due sessioni, la celebrazione, dal 3 all’8 novembre, del centenario di Tadeusz Kantor (1915-1990), maestro del Novecento teatrale, e il ricordo, dal 14 al 16 dicembre, del massimo innovatore europeo degli studi antropologici, Ernesto De Martino (1908-1965), nel cinquantenario della morte.
Il rapporto di Salerno con il genio di Kantor - pittore, scenografo, teorico, creatore di happening, regista, costruttore di incredibili macchine teatrali, e sostanzialmente poeta - cominciò alla fine degli anni Ottanta, con le rappresentazioni Crepino gli artisti (1988, Teatro A, Mercato S. Severino) e Qui non ci torno più (1990, Teatro Capitol, Salerno) – e, ancora oggi, quella straordinaria presenza è punto di riferimento per gli spettatori di allora -.
Poco più di dieci anni dopo, la città ritrovò l’arte kantoriana, con l’importante convegno alla Fondazione Menna (Achille Perilli, Lorenzo Mango, Renato Palazzi, Angelo Trimarco, Roberto Tessari, tra i partecipanti), una grande mostra documentaria, uno spettacolo dei gemelli Janicky, attori prediletti del maestro (che misero in scena, alla loro straordinaria maniera, un’antologia beckettiana) e una foltissima videorassegna curata da Andrzej Sapija.
Si conclude oggi l’ideale trilogia che Salerno ha dedicato, lungo un quarto di secolo, al Maestro polacco.
A sua volta, De Martino ha raccontato al mondo lo splendore e la miseria di un sud che, al di là della geografia, diviene «regione dell’anima». Del grande capostipite dell’antropologia novecentesca si indagheranno, dal 14 al 16 dicembre, aspetti della personalità più reconditi e suggestivi, con una rilettura del nucleo profondo del suo pensare critico. Insieme, l’attenzione sarà posta su due figure centrali del meridionalismo: Carlo Levi (a 70 anni dalla pubblicazione del Cristo) e Rocco Scotellaro, il poeta-sindaco morto a 30 anni, la cui militanza politica coincide con quella culturale, morale e ideale della parte migliore del nostro Paese nell’immediato dopoguerra.
In cartella il dettaglio delle attività della “Settimana kantoriana”, dal 3 all’8 novembre, che include, incontri, masterclass, proiezioni e spettacoli che si terranno in diverse location.

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“PASOLINI In-Forma Canzone” il 1 novembre a L’Asino che vola

“PASOLINI In-Forma Canzone”  il 1 novembre a L’Asino che volaDomenica 1 novembre dalle 19.30 a L’Asino che vola di Roma, in occasione dei 40 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (avvenuta ad Ostia la notte del 2 novembre 1975) ci sarà la serata evento “PASOLINI In-Forma Canzone” organizzata da Parodoi in collaborazione con L’Asino che vola, con la partecipazione di Marcondiro e il suo ElettriCombo, Roberto Billi (ex Ratti della Sabina) e i Lustrascarpe, ospiti Emilio Stella, Paolo Malagreca, letture di Alberto Di Stasio, Francesco Zaccaro e Sara Caldana, modera Elisabetta Pasca. Una serata dedicata al grande poeta e profeta Pier Paolo Pasolini, nel corso della quale si alterneranno sul palco amici, attori e musicisti che gli renderanno omaggio, attraverso filmati, letture, canzoni da lui scritte o a lui dedicate, per ricordare quanto manca la sua figura di intellettuale visionario non solo all’Italia ma all’intero mondo contemporaneo.

Oltre ad alcuni brani originali degli artisti coinvolti saranno proposte molte delle canzoni contenute nel disco “Luna di giorno – Le canzoni di Pier Paolo Pasolini” pubblicato nel 1995 dalla IT di Vincenzo Micocci, da un’idea di Luciano Ceri e con la consulenza artistica di Laura Betti.

"Non vedo perché sia la musica che le parole delle canzonette non dovrebbero essere più belle. Un intervento di un poeta colto e magari raffinato non avrebbe niente di illecito. Anzi, la sua opera sarebbe sollecitabile e raccomandabile. Personalmente non mi è mai capitato di scrivere versi per canzoni: ossia, come alla maggior parte dei miei amici, non mi si è presentata l'occasione. Musicisti e parolieri si sono stretti in un impenetrabile clan, si son ben protetti dalla concorrenza (e si capisce, i diritti d'autore fruttano talvolta milioni). Quanto a me, credo che mi interesserebbe e mi divertirebbe applicare dei versi ad una bella musica, tango o samba che sia." Così si esprimeva nel 1956 Pasolini intervistato dalla rivista "Avanguardia", nell'ambito di una inchiesta sul possibile coinvolgimento dei poeti in veste di autori di testi di canzoni, con la prospettiva di migliorarne la qualità culturale. L'occasione gli si presentò nel 1959, quando Laura Betti sollecitava agli amici scrittori e poeti i testi per le canzoni del suo nuovo spettacolo “Giro a vuoto”, che debuttò a Milano nel 1960 con la regia di Filippo Crivelli, e all'appello risposero in molti: da Moravia a Flaiano, da Fortini ad Arbasino, e Pasolini contribuì con tre canzoni in romanesco, “Valzer della toppa”, “Macrì Teresa detta Pazzia”, musicate da Piero Umiliani e “Cristo al Mandrione”, su musica di Piero Piccioni, diretto riflesso del lavoro compiuto sul dialetto in occasione della stesura dei romanzi “Ragazzi di vita” e “Una vita violenta”. Per la seconda edizione dello spettacolo Pasolini scrisse poi il testo di “Ballata del suicidio”, su musica di Giovanni Fusco, che Laura Betti incise solo in francese (“La parade du suicide”), mentre “Marilyn” è una poesia scritta in occasione della morte di Marilyn Monroe, che entrò a far parte della terza edizione di “Giro a vuoto” (1963) recitata da Laura Betti su accompagnamento musicale di Marcello Panni. “Uccellacci e uccellini” è la messa in musica (firmata da Ennio Morricone) dei titoli di testa dell'omonimo film diretto da Pasolini nel 1966, che fu affidata alla voce di Domenico Modugno così come “Cosa sono le nuvole” (di cui Modugno firmava anche la musica) che compariva all'interno dell'episodio “Che cosa sono le nuvole?”, girato da Pasolini nel 1968 per il film “Capriccio all'italiana”. “I ragazzi giù nel campo” e “C'è forse vita sulla Terra?” sono due testi adattati da Pasolini e Dacia Maraini sulle musiche composte da Marcos Hadjidakis per il film di “Dusan Makavejev Sweet Movie” (1974) . “Meditazione orale” è un altro testo espressamente poetico, scritto da Pasolini su richiesta di Morricone, al quale era stata commissionata una composizione per un disco celebrativo del centenario di Roma capitale e che Pasolini recita, come scrive Morricone rievocando quella collaborazione, "con la compostezza asciutta, la timidezza severa che emanava dalla sua persona".

Nel 1964, in pieno boom discografico, rilasciando un'intervista al settimanale "Vie Nuove", Pasolini aveva dichiarato: "Sulle canzonette potrei dare due tipi di risposte del tutto contrari. Niente meglio delle canzonette ha il potere magico, abiettamente poetico, di rievocare un "tempo perduto". Io sfido chiunque a rievocare il dopoguerra meglio di quel che possa fare il boogie-woogie, o l'estate del '63 meglio di quel che possa fare Stessa spiaggia, stesso mare. Le "intermittences du coeur" più violente, cieche, irrefrenabili sono quelle che si provano ascoltando una canzonetta. (...) Il modo immediato che io ho di mettermi in rapporto con le canzonette è dunque particolare, e non so prescinderne. non sono un buon giudice. Soffro inoltre di antipatie e simpatie profonde per i cantanti e le melodie (il massimo dell'antipatia è per la canzonetta "crepuscolare" di cui potrei dare come paradigma Signorinella pallida). Aggiungo infine che non mi dispiace il timbro orgiastico che hanno le musiche trasmesse dai juke-boxes. Tutto ciò è vergognoso, lo so: e quindi contemporaneamente devo dire che il mondo delle canzonette è oggi un mondo sciocco e degenerato. Non è popolare ma piccolo-borghese. E, come tale, profondamente corruttore. La Rai-Tv è colpevole della diseducazione dei suoi ascoltatori anche per questo. I fanatismi dei cantanti sono peggio dei giochi del Circo".

Tra le altre canzoni contenute nel disco ricordiamo “Il soldato di Napoleone” di Sergio Endrigo (1963) che era l'adattamento della poesia omonima compresa nel ciclo “I Colussi” (la famiglia della madre di Pasolini) all'interno della sezione Romancero nella raccolta “La meglio gioventù”; per il testo Endrigo si era basato sulla versione in italiano che Pasolini stesso aveva approntato in calce all'originale in friulano. “Danze della sera” riprende invece nelle ultime tre strofe il testo di “Notturno”, compresa nel gruppo di poesie della raccolta “L'usignolo della Chiesa Cattolica”, e fu musicata da Ettore De Carolis, leader del gruppo Chetro & Co., che la incise nel 1968. “La recessione” proviene dalla sezione “Tetro entusiasmo” (1973-74) all'interno de “La meglio gioventù”, ed è stata musicata da Mino Di Martino, con qualche adattamento rispetto alla versione in italiano (che anche in questo caso appariva in calce all'originale friulano), e incisa da Alice nel 1992 per il suo album “Mezzogiorno sulle Alpi”. E infine “Lamento per la morte di Pasolini” era inclusa nell'album di Giovanna Marini “Correvano coi carri” (1978), mentre “Una storia sbagliata” fu registrata da Fabrizio De André nel 1980 e da allora mia più ripubblicata.

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Alex Britti - PERCHE'?- il nuovo singolo

Alex Britti - PERCHE'?- il nuovo singoloEsce domani , venerdì 30 ottobre,  in radio e sulle piattaforme digitali "PERCHE'?", il nuovo singolo di ALEX BRITTI che anticipa l'uscita del nuovo album in tutti i negozi dal 20 Novembre. 

PERCHE'?  - dice lo stesso Alex Britti - si spiega da se, è un tema scottante, ho scelto il blues senza camuffarlo troppo, ho aggiunto anzi un coro dai riflessi gospel e poi spesso il blues spesso è stata musica di denuncia, di protesta.

Un nuovo sound, la chitarra elettrica  sostituisce  l'acustica, un brano  in cui  Alex Britti  chiede PERCHE’? molte donne NON denunciano la violenza subita.

Un brano  in cui  Alex Britti  chiede PERCHE’? molte donne NON denunciano la violenza subita.

Perché?  nasce anche per dare un aiuto concreto alle donne vittima di violenza. Una parte dei proventi infatti sarà destinata a WeWorld, una ong che lavora da oltre 15 anni per difendere i diritti di donne e bambini in Italia e nel mondo. In particolare in Italia opera attivamente in azioni di contrasto alla violenza contro le donne, con campagne di sensibilizzazione e progetti concreti sul territorio.
 
Il videoclip , girato a Roma negli studi di Cinecittà, vede la regia di Ivano De Matteo e la partecipazione di :

  Alex Britti
- Carolina Crescentini
- Massimiliano Bruno
- Francesco Montanari
- Michela Quattrociocche
- Anna Ferzetti
- Andrea Delogu
- Rolando Ravello
- Caterina Shula
- Luca Lionello
- Giulia Elettra Gorietti
- Gian Marco Tognazzi
- Fabrizia Sacchi
- Vincent Riotta

Le immagini saranno usate per la campagna di sensibilizzazione di WeWorld mirata al drammatico problema della violenza sulle donne.

Ci si chiede "PERCHE'?" le donne che avrebbero a disposizione leggi ad hoc e sostegno di ogni tipo, non denuncino la violenza subita ?

La motivazione principale che ha spinto Alex Britti ad esporsi in prima persona, è sicuramente dettata da una grande sensibilità rispetto al problema grave della violenza sulle donne, ma causa scatenante è stata l’esperienza diretta vissuta da Alex Britti.

Un giorno si è  trovato ad assistere in un parco pubblico alla terribile scena di un uomo che prendeva a pugni una donna. E' intervenuto prontamente in difesa della donna ed è così riuscito a sedare la violenza e portare il primo soccorso alla vittima. L’uomo si è poi scoperto essere il marito della donna.

Nel raccontare l’accaduto Alex spiegava che la cosa che più lo aveva colpito, era il terrore negli  occhi della donna all’ idea di denunciare il marito ed al rifiuto di  farsi accompagnare in ospedale per ricevere le cure necessarie. Era chiara ed evidente la consapevolezza da parte della donna di dover tornare nonostante tutto a casa, dove probabilmente avrebbe trovato dei figli da accudire e lo stesso carnefice a cui sottostare ancora.

Nei mesi successivi, questo episodio ha agito sulla sensibilità di Alex che, via via  ha elaborato un forte senso di frustrazione ed impotenza  riguardo questo tipo di violenza e, la creatività e le emozioni provate hanno fatto si che musica e parole prendessero forma.  Nasce così il testo e la musica attraverso la quale Alex mette a fuoco ed esprime con forza il cuore di questo problema: il Perché? del SILENZIO.

"L'espressione "violenza contro le donne" comprende tutti gli atti di violenza contro il genere femminile che si traducono, o possono tradursi, in lesioni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata".

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“Commercialista in digitale”, per conquistare più notorietà e più clienti

I commercialisti italiani sono – in media – soddisfatti delle loro dotazioni informatiche: l’utilizzo di software validi e ben strutturati permette loro di vantare un’ottima efficienza complessiva.La rivoluzione digitale arriva anche nel mondo dei commercialisti: oggi è importante diventare un “commercialista in digitale” per ottenere più notorietà e più clienti grazie  al Digital Branding per il professionista. A Milano incontri e corsi per affrontare nel dettaglio le nuove modalità di comunicazione digitale,  per ottenere subito spunti pratici diventare subito operativo…

Diventare commercialisti “digitali” per essere più competitivi? Ebbene sì, oggi la risposta non può che essere che questa. Le potenzialità dei “new media” sono una grande opportunità per ogni commercialista deciso ad accrescere la propria notorietà e – ovviamente – il numero dei propri clienti .

ACQUISIRE NOTORIETÀ E NUOVI CLIENTI

La rivoluzione digitale – che caratterizza l’attuale momento storico – permette a ogni professionista di promuoversi sui motori di ricerca, di distinguersi con un proprio sito web ricco di contenuti, di utilizzare i social media per entrare in contatto con nuovi clienti: in altre parole, ognuno di noi (commercialisti inclusi) oggi ha a disposizione una moltitudine di nuovi strumenti per auto-promuoversi.

Saper veicolare la propria professionalità sul web diventa così un fattore vincente: grazie al digitale, il commercialista (da sempre punto di riferimento dell’innovazione per le sue aziende clienti) può costruire una rete di relazioni più ampia e solida e monitorare da vicino la propria reputation.

Un’opportunità da cogliere subito per rinnovarsi e affrontare le nuove sfide con la massima efficienza: ma come fare in concreto?

ICT E COMMERCIALISTI: LO STATO DELL’ARTE IN ITALIA

I commercialisti italiani sono – in media – soddisfatti delle loro dotazioni informatiche: l’utilizzo di software validi e ben strutturati permette loro di vantare un’ottima efficienza complessiva.

Elemento strategico trainante dello sviluppo delle soluzioni informatiche attuali (sia contabili sia fiscali) è il paradigma dell’integrazione studio-cliente, dove l’ICT (information and communication technology) viene vista come abilitante per instaurare una nuova modalità di comunicazione commercialista-cliente, per offrire inediti servizi e per fidelizzare i clienti già acquisiti.

Così, i migliori software di produttività sono ottimizzati e integrati a piattaforme web per lo scambio di documenti: ad esempio, direttamente dalla contabilità o dal programma dichiarativo, il commercialista può pubblicare i documenti contabili e fiscali generati dal sistema, che saranno sempre leggibili ai suoi clienti (provvisti di accessi accuratamente protetti).

COMMERCIALISTI DI SUCCESSO SI DIVENTA

Gestiti al meglio i clienti attuali, il passo successivo – fondamentale per il successo dello studio – è aumentare il proprio business: per fare ciò, vanno aperti canali di comunicazione più innovativi e volti ad aumentare lapropria notorietà.

Una sfida che ogni commercialista può vincere in poco tempo: basta conoscere come utilizzare queste nuove leve strategiche e costruire una notorietà mai raggiunta prima.

DIGITAL BRANDING: PIU’ BUSINESS PER IL  COMMERCIALISTA

Si parla di ‘Digital Branding’ o ‘Personal Branding’ per indicare proprio l’insieme delle strategie che ogni commercialista – e ogni professionista – può attivare per la propria auto-promozione, sfruttando il web e i social network. Un modo davvero innovativo per emergere e fare la differenza.

Come? Per ottenere il massimo risultato, Digital Sfera organizza a Milano degli incontri che affrontano nel dettaglio le nuove modalità di comunicazione digitale, dando ad ogni partecipante degli spunti pratici per essere subito operativo, chiarire i dubbi sull’argomento e migliorare in breve tempo la propria notorietà sul web.

Si tratta di corsi accreditati dal CNDCEC – Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – per cui vengono riconosciuti ai partecipanti crediti formativi per ogni modulo, nelle seguenti date:

Date del modulo 1: 19/10/2015 16/11/2015 07/12/2015
Date del modulo 2: 26/10/2015 23/11/2015 14/12/2015

Quì trovate il programma completo di date. Per maggiori informazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare ai numeri +39 02.37.920.372 e +39 02.26.715.1

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#FacebookDown - Facebook fuori uso.

#FacebookDown - Facebook fuori uso. Facebook è fuori uso, da almeno 10 minuti milioni di persone non riescono ad accedere al noto social network. Voci ufficiose parlano di una manutenzione straordinaria del sistema; in realtà sembra sia successo qualcosa di grosso al colosso americano, negli ultimi minuti è addirittura apparsa la scritta "Service Unavailable" su fondo bianco.
In fibrillazione tutto il quartier generale, subito allertato anche Zuckerberg in persona, c'è chi parla di un attacco hacker in grande stile.

Il fondatore di Facebook aveva appena lanciato l'idea di fornire accesso a internet nei campi profughi e rifugiati di tutto il mondo.

We're working on it and we'll get it fixed as soon as we can.

 

 

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I TAZENDA AL PREMIO ANDREA PARODI CON LORO, TOTORE CHESSA, ALEJANDRA RIBERA, MARIO INCUDINE

I TAZENDA AL PREMIO ANDREA PARODI CON LORO, TOTORE CHESSA, ALEJANDRA RIBERA, MARIO INCUDINEUn cast di grandi ospiti caratterizzerà anche quest'anno il “Premio Andrea Parodi”, in programma dall’8 al 10 Ottobre a Cagliari, con la direzione artistica di Elena Ledda. Saliranno sul palco del Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori la canadese Alejandra Ribera, cantautrice che si sta facendo apprezzare sempre di più nel panorama internazionale. Di origini argentine e scozzesi, canta in inglese, francese e spagnolo ed ha vinto il Premio Socan Songwriting nel 2014 per il suo brano "I Want". Con lei, Mario Incudine, Flo (vincitrice dell'edizione 2014) e i Tazenda, il gruppo con cui Andrea Parodi ha raggiunto la popolarità in tutta Italia. E ancora Totore Chessa, che riceverà il Premio Albo d'oro 2015.

Il cuore del festival sarà nella finale del concorso, il solo in Italia riservato espressamente alla World Music in Italia. I finalisti sono: Alarc'h (brano: Ninna e la ninnella, calabrese), Calatia (Arrammulì, napoletano), Claudia Aru Band (Fogu, sardo), Corimè (brano: La scelta, italiano), Davide Casu (Sant'Eulalia, algherese), Giuliano Gabriele Ensemble (Lettera dalla Francia, dialetto ciociaro), Koralira (Nero, calabrese), Marina Mulopulos (Lati', greco), Valeria Tron (Senso dire rien, occitano).

Molto fitto il programma delle serate, che saranno presentate da Gianmaurizio Foderaro di RadioRai e da Ottavio Nieddu. Il 7 ottobre ci sarà un'anteprima del festival con il concerto di Flo al Jazzino Jazz Club di Cagliari (Via Carloforte 76).

L'8 ottobre partirà il concorso con la prima esibizione dei finalisti (che proporranno il brano in gara ed un altro brano del proprio repertorio), mentre ospiti saranno i Tazenda. Durante la serata ci sarà la proiezione di un videoclip dei Tamuna, realizzato grazie alla vittoria del Premio della Critica del Parodi lo scorso anno.

Il 9 ottobre si comincerà con la proiezione di un video di Andrea Parodi, a cui seguiranno le esibizioni dei finalisti con il brano in gara e un brano del repertorio di Andrea Parodi. In veste di ospite salirà sul palco Flo, vincitrice dello scorso anno.

Nella serata finale del 10 ottobre, dopo la proiezione di un video di Andrea Parodi, i concorrenti proporranno il loro brano in gara e Totore Chessa riceverà il “Premio Albo D’oro”. A seguire l'esibizione di Alejandra Ribera e di Mario Incudine che parteciperanno poi ad una jam session con i Tazenda, Elena Ledda e con gli artisti presenti in giuria, in attesa della proclamazione delle menzioni speciali, del Premio della critica e del vincitore assoluto.

La manifestazione avrà poi vari appuntamenti collaterali che saranno annunciati prossimamente.

 

Durante le serate non solo i concorrenti ma anche tutti gli ospiti canteranno un brano in lingua sarda di Andrea Parodi. La manifestazione si terrà in prossimità del 9° anniversario della sua scomparsa (17 ottobre 2006). Parodi è stato un importante artista italiano, con un percorso fuori dagli schemi: passato dal pop d'autore con i Tazenda a una carriera solista di grande valore e rielaborazione delle radici, è diventato un riferimento internazionale della World Music, collaborando fra l'altro con artisti come Al Di Meola e Noa. A lui è dedicato un Museo multimediale, visitabile attualmente a Ottana (NU), presso la Casa Fenudi.

Le precedenti edizioni del Premio Andrea Parodi sono state vinte nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

Il Premio Andrea Parodi è organizzato dalla Fondazione Andrea Parodi, che è sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna; la manifestazione è realizzata grazie al contributo del Comune di Cagliari (che è anche patrocinatore), dei Partecipanti Aderenti e degli sponsor. I partner del Premio sono: European Jazz Expo (Sardegna, www.jazzinsardegna.it), Premio Bianca d’Aponte (Campania, www.biancadaponte.it), Negro Festival (Campania, Grotte Di Pertosa,www.negrofestival.com), Folkest (Spilimbergo, Friuli, www.folkest.it), Nuovo Imaie (www.nuovoimaie.it), Consorzio Cagliari Centro Storico, Jazzino – Jazz Club, Cagliari, Boxoffice Sardegna. Media Partners: Radio Rai Live 7, Radio Montecarlo, Radio Popolare, Sardegna1, Roxy Bar Tv, Unica Radio. Sponsor: Pasta di Sardegna – F.lli Cellino, Peugeot Di Mario Seruis, Trattoria Deidda di Cagliari, Cantina Locci-Zuddas, Scs di Ottavio Nieddu, Blu Studio.

Si precisa che i concorrenti sono nove invece che dieci poiché la Banda di Piazza Caricamento, precedentemente annunciata, non sarà presente per sopraggiunti impedimenti del gruppo.

Per maggiori informazioni:

www.fondazioneandreaparodi.it

fondazione.andreaparodi@gmail.com

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SERATA D’AUTORE, un viaggio a tre tappe nella canzone Edoardo De Angelis, Goran Kuzminac e Dante Francani

SERATA D’AUTORE, un viaggio a tre tappe nella canzone Edoardo De Angelis, Goran Kuzminac e Dante FrancaniUn viaggio a tre tappe nella canzone d’autore che parte da due cantautori di lungo o lunghissimo corso, Edoardo De Angelis e Goran Kuzminac e termina con un giovane talento come il cantautore-operaio Dante Francani. Questo è Serata d’Autore, lo spettacolo che si terrà il prossimo 4 ottobre al Teatro Lo Spazio di Roma alle 21.30.

Dante Francani, è una vera e propria rivelazione della canzone d’autore. Nel giro di un paio d'anni ha già messo nel carniere due importanti riconoscimenti: vincitore assoluto di Musicultura 2014 con il brano "Tuta blu o Ballata dell'operaio" e primo classificato al premio Lunezia 2015 nella sezione autori di testo con la bellissima "Pindaro".  Nell'estate appena trascorsa ha pubblicato il suo primo lavoro discografico, “Dante Francani” interamente autoprodotto con i proventi del premio vinto con Musicultura.

Parte, invece, da molto lontano la carriera di Edoardo De Angelis, e precisamente dai favolosi anni '70 con il Folkstudio; con l'avvio dell'avventura con la Schola Cantorum; dalla storica e ormai mitica ballata Lella e dalla produzione artistica per i due album d'esordio  di Francesco De Gregori, Alice non lo sa e Francesco De Gregori. Sempre negli anni '70 è particolarmente attivo come autore di testi : collaborazioni con Dalla, Cocciante, Francesco de Gregori, Mina, Amedeo Minghi. E' del '76, con la RCA, la pubblicazione del suo primo album da solo, Il tuo cuore è casa mia. Nel '78 , dopo aver lasciato la Schola Cantorum, pubblica per la Polydor Piccola storia di Libertà e l'anno successivo Edoardo De Angelis. Nel 1981, per la Durium, esce Anche meglio di Garibaldi nel quale spicca Una storia americana che diventa un successo radiofonico. Negli anni successivi seguiranno molti altri dischi tra cui ricordiamo Cantare in italiano, Il coraggio delle parole, Le allodole di Shakespeare, Historias, Sale di Sicilia  e l'ultimo lavoro, nel 2014, Non ammazzate Anna.

Anche per Goran Kuzminac, che per questa occasione sarà accompagnato sul palco dal flautista Giacomo Lelli,  il percorso artistico è lungo e costellato di successi discografici e collaborazioni importanti. Si parte dalla metà degli anni '70 quando Francesco De Gregori segnala a Vincenzo Micocci, direttore artistico di RCA, le qualità compositive di Goran. Da lì l'esordio discografico con il 45 giri Io del '76 e, nel '78, Stasera l'aria è fresca, il pezzo che gli regalò il successo e nel quale Kuzminac mise in evidenza le sue notevoli doti chitarristiche oltre a consentirgli di vincere il Festival di Castrocaro e di classificarsi secondo alla Mostra Internazionale di Musica leggera di Venezia. Nel 1980 Kuzminac pubblicò il suo primo album, Ehi ci stai, da cui fu tratto l'omonimo singolo che si classificò secondo al Festivalbar di quell'anno. Parte poi subito la felicissima stagione dei due Q Disc, e relativi Q concert, realizzati con Ron e Ivan Graziani il primo (1980) e con Mario Castelnuovo e Marco Ferradini il secondo (1982). Nel frattempo, nel 1981, Kuzminac pubblica il bellissimo Prove di volo dopo il quale seguiranno molte produzioni tra cui menzioniamo Fragole e Pugnali del 1986, Gli angoli del Mondo del 1999, Nuvole Strtaniere del 2004, l'eccellente Dio suona la chitarra del 2008 e l'ultimissimo disco, in chiave jazz, Goran Kuzminac&Stefano Raffaelli Jazz Quartet del 2014.

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Finale Miss Sud Italia 2015 Ecco i nomi delle 41giovani aspiranti al titolo L’elezione sabato 19 settembre a Roccadaspide

Finale Miss Sud Italia 2015 Ecco i nomi delle 41giovani aspiranti al titolo L’elezione sabato 19 settembre a RoccadaspideDalla Campania alla Puglia, passando per la Sicilia. Dopo un tour estivo di sette tappe nel meridione, alla ricerca dell’ambasciatrice della bellezza mediterranea e l’ideale rappresentante del mondo delle teenager, è il momento di eleggere Miss Sud Italia, e Ragazza in Jeans 2015.

Sabato 19 settembre a Roccadaspide (Parco della Concordia) si conclude la VI edizione del concorso nazionale organizzato da Luigi Stabile, con il patrocinio della Regione Campania, il Comune di Roccadaspide ed il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano.

La giuria, presieduta dal sindaco di Rocca Girolamo Auricchio, ed il presidente del consiglio comunale Gabriele Iuliano, è pronta a decretare le vincitrici. Un’edizione particolare, che ha tentato per la prima volta, nel rispetto del nome dato all’evento, di valicare i confini campani e attivare la sua ricerca anche in altre regioni del sud. Alla fine, arrivano a Roccadaspide in 41. La Campania partecipa con 31 finaliste, di cui 22 di Salerno, 7 di Napoli e 2 di Caserta; a seguire la Puglia (6) e la Sicilia (4).

Ecco (in ordine alfabetico) l’elenco delle aspiranti miss. Anna Abbate (16 anni di Caserta), Martina Alessio (18 anni di Bellosguardo), Alessia Amato (14 anni di Capaccio), Roxana Apetroaie (14 anni di Battipaglia), Rosa Bruzzano (15 anni di Arzano), Miriam Cammareri (15 anni di Reggio Calabria), Giada Casalino (20 anni di Bari), Maria Cutolo (18 anni di Nola), Noemi De Marco (18 anni di Marsala), Andrea Paola Del Prete (17 anni di Santa Maria Capua Vetere), Daniela Diana (20 anni di Bari), Vanessa Di Girolamo (16 anni di Marsala), Adele Fedone (17 anni di Albanella), Emma Paola Gallo (20 anni di San Cipriano Picentino), Chiara Giordano (18 Monte San Giacomo), Erika Giordano (16 anni di Monteforte Cilento), Lucia Grieco (21 anni di Battipaglia),Annarita Imperato (15 anni di Massa di Somma), Alessandra Locascio (16 anni di Eboli), Fabiola Longo (15 anni di Capaccio), Marina Marino (14 anni di Capaccio), Donata Mellone (14 anni di Salerno), Fara Molino (18 anni di Napoli), Iole Naddeo (20 anni di Pontecagnano), Morgana Napolitano (17 anni di Casoria), Daniela Napolitano (27 anni di Napoli), Vittoria Oliva (20 anni di Pontecagnano) Imma Orlando (15 anni di Napoli), Raffaella Palumbo (24 anni di Salerno), Anna Petrosillo (15 anni di Bari), Pasquina Violetta Ronghi (24 anni di Mola di Bari), Giuliana Ruccia (19 anni di Bari) Nicole Santoro (17 anni di Agropoli), Veronica Speculato (25 anni di Napoli), Giulia Spinelli (25 anni di Putignano), Maria Torre (16 anni di Mazara del Vallo), Sonja Urso (16 anni di Marsala), Emmanuele Ventre (24 anni di Salerno), Gloria Verdevalle (16 anni di Giungano), Chiara Vitale (18 anni di Pontecagnano), Maddalena Vlad (17 anni di Albanella),

Al timone sempre la bellissima show girl Giulia Montanarini, che, invitata dal patron Stabile, ha assunto il doppio ruolo di madrina e conduttrice di tutte le tappe dell’evento. Accanto a lei anche la giovane e bella Emanuela Vitale. L’intrattenimento invece si moltiplica per tre con la comicità di Enzo Costanza, la musica di Christian Faro, e il fair play dell’attore Gianluca Di Gennaro.

Per ulteriori informazioni www.misssuditalia.it, 0828 94 10 12; 335 84 34 372.

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